martedì 28 luglio 2015

UNA CLAMOROSA AMMISSIONE !























Il capitano della Stazione Spaziale Internazionale  ISS)Terry Virts ammette implicitamente che l'uomo non è mai andato sulla Luna !
La luna si trova a circa 384.400 km. dalla Terra , una distanza di circa 1000 volte superiore a quella in cui si trova la stazione spaziale  nell'orbita terrestre bassa. Per fare chiarezza bisogna sapere che esistono tre soli tipi di orbite terrestri :
1.-  L'orbita terrestre bassa è compresa tra i 160 ed i 2.000 km. e la stazione Spaziale Internazionale che ha ospitato la Cristoforetti  si trova a circa 380 Km. dalla Terra.
2.-  L'orbita terrestre media è compresa tra i 2.000 ed i 35.786 Km. ed è quella in cui si trovano i satelliti dei sistemi di navigazione come Glonass, Galileo e GPS.
3.-  L'orbita terrestre alta è superiore ai 35.786 km. ed è particolarmente ellittica.
Durante un'intervista televisiva a fianco di Samantha Cristoforetti il capitano  della Stazione Spaziale Internazionakle, Terry Virts, dichiara che l'uomo non è in grado di andare oltre l'orbita terrestre . Ecco le sue testuali parole durante l'intervista :
D.- Che cosa ci sarà dopo la Stazione Spaziale Internazionale? Una volta che la sua missione sarà completata , come garantiremo la presenza di umani nello spazio?
R.- Ottima domanda. La NASA sta progettando di costruire un razzo chiamato SLS , un razzo per carichi pesanti che è molto più grande di quelli che abbiamo oggi...Sarà in grado di lanciare la capsula Orion con uomini a bordo oltre che a veicoli per atterrare sui pianeti ed altri strumenti verso destinazioni al di là dell'orbita terrestre. Attualmente siamo in grado di volare solo nell'orbita terrestre , più lontano di così non possiamo andare. Il nuovo sistema che stiamo costruendo ci permetterà di andare oltre e speriamo che possa portare degli uomini  ad esplorare il sistema solare. La Luna, Marte , gli asteroidi, ci sono molte destinazioni che potremmo raggiungere e stiamo costruendo i vari pezzi che ci permetteranno un giorno di farlo.

https://www.youtube.com/watch?t=14&v=A8dOWsp47P8


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giovedì 23 luglio 2015

SOGNI DI GLORIA


“Nessuna nazione che aspiri a diventare la guida delle altre può pensare di rimanere indietro nella corsa per lo spazio. Questo Paese deve impegnarsi a realizzare l’obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare l’uomo sulla luna e di farlo tornare sano e salvo sulla terra”

Era Il 25 maggio 1961 quando il presidente degli USA, John Fitzgerald Kennedy annunciò pubblicamente che «lanciare un uomo sulla luna, facendolo ritornare salvo sulla Terra, prima che finisca questo decennio è l'obiettivo principale degli Stati Uniti». Kennedy era un sognatore, un politico che amava pensare in grande e voleva soprattutto  rendere gli americani orgogliosi di poter realizzare un’impresa unica nella storia dell'uomo e senza dubbio alla NASA avevano un sacco di buone ragioni per cercare di realizzare davvero quella missione lunare. Però dopo il fallimento della missione Apollo 1 del febbraio 1967 compresero di non avere ancora la tecnologia necessaria per mantenere la promessa fatta da Kennedy e poiché la fine del decennio era ormai prossima diedero il via all’Apollo Simulation Project (ASP) per non rischiare di perdere i trenta miliardi di dollari già concessi dal governo americano. L’ASP fu accettato e giustificato come ripiego necessario dall’establishment degli Stati Uniti per poter riaccendere il sentimento nazionalista e patriottico messo in quel periodo a dura prova dalla guerra nel Vietnam. La NASA creò una simulazione quasi perfetta degli sbarchi lunari  operando sotto il rigido controllo militare delle operazioni  e grazie  alle immagini televisive pre-registrate riuscì inizialmente a convincere il mondo intero dell’autenticità degli sbarchi. Gli americani avevano vinto la propria guerra contro il nemico storico, cioè l’Unione sovietica, utilizzando un trucco meschino ma con il passare degli anni e dopo la clamorosa pubblicazione del libro di Bill Kaysing ( “Non siamo mai andati sulla Luna", uscito nel 1975) cominciarono ad emergere dubbi e perplessità  soprattutto tra  i ricercatori e gli studiosi indipendenti.  I libri di storia riportano che l’uomo è sceso sulla Luna il 20 luglio 1969 ma, come accade  in ogni guerra, la verità viene  scritta sempre dall’esercito vincitore. 



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