mercoledì 16 settembre 2015

L'INFORMAZIONE E IL POTERE










                                                                                                                                
                                                                                                                                              Nella fotografia scattata il 13 agosto 1969 gli astronauti della missione Apollo 11 Neil Armstrong, Michael Collins, ed Edwin Aldrin sfilano in trionfo nelle strade di New York di fronte a 4 milioni di americani in delirio.
Tutte le notizie e le informazioni che assorbiamo dai giornali, dalle riviste, dalla radio, dalla televisione, sono sempre asservite al potere per cui non possiamo nemmeno stupirci quando scopriamo che alcuni avvenimenti che hanno fatto la nostra storia recente sono stati modificati o inventati di sana pianta dai mezzi di comunicazione di massa. Dopo aver trascorso 18 giorni in quarantena, isolati dal mondo e dalle improbabili contaminazioni dei germi dello spazio, gli eroici astronauti devono partecipare all’ultimo atto spettacolare previsto dalla macchina organizzativa della Nasa : una gigantesca parata per le vie di New York, dove la gente si accalca in attesa fin dalla mezzanotte. I giornali riportano la cifra di quattro milioni di persone scese in strada a Manhattan per assistere al passaggio degli astronauti. Tutti portano coccarde con l’aquila del progetto Apollo, bandierine americane o speciali bandiere con la scritta “First Man on the Moon”. Su un’automobile nera scoperta, a tutta velocità, Armstrong, Collins e Aldrin vengono sommersi di strisce di carta, coriandoli, stelle filanti lanciate dai grattacieli. Poi, al municipio, la consegna ai tre astronauti di una medaglia d’oro, mentre la banda musicale suona il tema di Strauss “Così parlò Zarathustra” che aveva fatto da colonna sonora a 2001: Odissea nello Spazio.
Dopo il bagno di folla, una cena a Los Angeles con Richard Nixon, che brinda ai tre astronauti dopo averli insigniti della più alta onorificenza civile americana, la Medaglia della Libertà.  Degno finale della più grande messinscena della storia dell’umanità.


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martedì 15 settembre 2015

WERNHER VON BRAUN



Wernher von Braun ( nella foto assieme a Walt Disney) era entrato nel partito nazista nel 1937 quando aveva solo 25 anni e nel maggio del 1940 venne nominato ufficiale delle S.S. agli ordini di Himmler. Il suo nome cominciò a circolare spesso nel 1942 quando Hitler in persona approvò la produzione di quei missili di distruzione di massa modificati   per le grandi distanze  che Joseph Goebbels aveva battezzato  come “Vergeltungswaffe 2” cioè “arma di rappresaglia 2” e che tutti chiamarono semplicemente “V2”.  Questi  terrificanti razzi da 14 tonnellate erano dotati di  cariche esplosive da 1000 kg e avevano  una gittata di oltre 300 chilometri. Per realizzare quei missili i tedeschi non esitarono ad utilizzare i prigionieri del campo di concentramento di Mittelbau-Dora per scavare nella dura roccia della montagna di Herz tutti gli spazi necessari alla produzione in maniera da essere al riparo dai temuti bombardamenti degli alleati. I turni massacranti a cui furono sottoposti dalle S.S. tutti i lavoratori di quella fabbrica di armi provocarono almeno 20.000 morti, un numero molto simile a quello dei civili innocenti dilaniati dalle  esplosioni durante i bombardamenti con le famigerate “V2” nelle città di  Londra e di Anversa nel 1944. Quando nella primavera del 1945 l’armata rossa era giunta a soli 160 chilometri  da Berlino ed il destino della guerra sembrava ormai segnato, Wernher von Braun riuscì a procurarsi  dei documenti falsi e assieme ad altre 500 persone potè attraversare gran parte della Germania distrutta dalla guerra per consegnarsi spontaneamente agli americani. Quelli erano stati giorni drammatici perché lui era ricercato non solo dai  temuti russi e dagli inglesi, che lo consideravano un criminale di guerra,  ma anche dagli stessi ufficiali delle S.S. che avevano ricevuto l’ordine da Hitler di uccidere tutti gli ingegneri tedeschi che cercavano di consegnarsi in mani nemiche. Gli americani capirono molto presto l’opportunità che si stava presentando loro e mandarono immediatamente l’esercito fino a Nordhausen e poco prima dell’arrivo dei russi riuscirono a catturare tutti quegli ingegneri di primissimo livello assieme a ciò che restava delle V2. In America c’era un clima molto ostile verso tutti gli ex nazisti che cercavano rifugio sotto falso nome ma questo tuttavia non impedì ad Alles Dulles, capo della CIA, di organizzare la spregiudicata operazione segreta denominata Paperclip. Grazie a questa rocambolesca azione di guerra l’intero gruppo dei 126 specialisti facenti capo a Wernher von Braun fu segretamente trasferito in America. Dopo l’arrivo a Willmington, nel Delaware, il 20 settembre 1945 il gruppo raggiunse Fort Bliss, una piccola roccaforte militare a nord di El Paso nel Texas. I tedeschi furono costretti a vivere in squallide  baracche completamente prive di servizi e a lavorare sotto la stretta sorveglianza armata.  Solo  dopo cinque lunghi anni von Braun ed il suo staff furono trasferiti ad Huntsville in Alabama, il  luogo scelto dalla NASA per realizzare il nuovo modernissimo centro spaziale denominato Marshall Space Flight Center. Questo  venne inaugurato nel 1960 e fu affidato proprio alla direzione di von Braun, lo scienziato che in quegli anni aveva dimostrato grandi intuizioni scientifiche assieme ad una  straordinaria  capacità organizzativa.Pochissime persone del progetto Apollo erano al corrente dell’inganno visto che tutti ricevevano solo le informazioni limitate allo stretto necessario. In sostanza  ogni reparto funzionava a camera stagna e riferiva solo ad un unico responsabile. Lo stesso Wernher von Braun, sei mesi dopo l’ultimo sbarco dell’Apollo 17 nel dicembre 1972, rassegnò le proprie dimissioni per presunte e mai chiarite divergenze con in vertici dalla NASA. Cinque anni dopo, esattamente il 16 giugno 1977, morì di cancro e credo che assieme a lui fu seppellita anche  tutta la verità sulle missioni Apollo. Aveva solo 65 anni.



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venerdì 11 settembre 2015

26 DOMANDE SENZA RISPOSTA



      































1. Gli astronauti affondano gli stivali nella polvere lunare lasciando impronte profonde mentre invece il LEM da 16 tonnellate non affonda nella sabbia lunare nemmeno di un centimetro. Come mai?
2.   Nelle comunicazioni radio durante l’allunaggio gli astronauti hanno detto che il LEM ha sollevato un bel po’ di polvere eppure i piedi di appoggio  nelle fotografie risultano lucentissimi. Come mai? 
3. I potentissimi motori retrorazzi che sono stati accesi pochi secondi prima dell'allunaggio per frenare  la discesa del LEM raggiungevano una temperatura di oltre 2500 gradi  e avrebbero dovuto provocare un piccolo cratere. Il Modulo Lunare Apollo a pieno carico pesava circa 14 tonnellate e al momento dell'allunaggio, sottraendo il combustibile utilizzato per la discesa, lo si può stimare con un peso compreso tra le 10 e le 7 tonnellate, ovvero l'equivalente sulla Luna di poco più di 1 tonnellata. Tuttavia dalle foto NASA non appaiono segni evidenti sul terreno e in particolare non risulta né il più piccolo cratere al di sotto del reattore, né un minimo sprofondamento della base del modulo lunare nella sabbia: sabbia che invece viene sollevata facilmente dagli astronauti che pesano meno del decimo del modulo lunare. Si noti che nelle foto dell'allunaggio dell'Apollo gli astronauti sporcano di sabbia i quattro piedi della base solo lavorando nelle sue prossimità per liberare il Rover dall'imballaggio. Come mai la superficie tra le zampe del LEM risulta invece perfettamente immacolata?
4. E come hanno fatto le pellicole fotografiche, delle emulsioni professionali, a resistere a sbalzi di temperatura continui da -100 gradi all'ombra a +130 al sole, quando la nota rivista di fotografia Reflex ha dimostrato che basta lasciare delle pellicole analoghe per poche ore in una automobile esposta al sole per renderle inutilizzabili ?
5.  Se le macchine fotografiche erano dotate di miracolose schermature per i raggi solari come mai sono state abbandonate sulla Luna e nessuno quindi le ha mai potuto verificare?
6. Perché dalla Luna gli astronauti non hanno mai fatto una sola fotografia per immortalare la meraviglia del cielo stellato visto che in assenza di atmosfera erano enormemente più nitide rispetto agli stessi scatti eseguiti dalla Terra? Questa sicuramente avrebbe potuto essere considerata una prova decisiva e avrebbe spazzato via ogni dubbio. Invece in tutte e sei le missioni Apollo stranamente tutti i dodici astronauti che hanno camminato sulla Luna si sono dimenticati di farle. Come mai?
7.     Perché nelle fotografie  l'ombra del LEM si allunga fino all'orizzonte se in base ai calcoli eseguiti le ombre dovevano essere lunghe solo 6.4 metri?
8.  L’ombra  proiettata dal LEM prima dell’allunaggio e fotografata dallo stesso appare di dimensioni tali da poter essere teoricamente vista dalla Terra con un buon telescopio ottico. Come mai?
9.    Se la fonte di illuminazione è il sole l’illuminazione della superficie lunare dovrebbe risultare sempre uniforme mentre invece  risulta chiaramente più intensa in alcune zone e meno intensa in altre. Come mai?
10. Le macchine fotografiche erano montate all’altezza del petto delle tute degli astronauti. Pertanto l’astronauta non riusciva a vedere cosa stava fotografando. Ciò nonostante le immagini riuscirono, erano messe a fuoco perfettamente e furono scattate senza tagliare la testa ai compagni di missione. Come mai?
11. Durante tutte le prove di volo con il modulo lunare effettuate sulla Terra, Neil Armstrong non è mai stato in grado di atterrare senza subire avarie e tre dei cinque prototipi precipitarono distruggendosi al suolo. Invece durante l'allunaggio, in condizioni che sperimentava per la prima volta nel vuoto cosmico, Neil Armstrong riesce ad allunare perfettamente addirittura disattivando il rudimentale computer di bordo e improvvisando la manovra di discesa guardando fuori dal minuscolo oblò. Come si può credere ad una simile assurdità?
12. La ripresa dall'esterno, invece, non è un filmato su pellicola, ma una trasmissione televisiva, effettuata usando la telecamera e il trasmettitore autonomo montati sul Rover (la jeep lunare) e telecomandati da Terra calcolando l’anticipo necessario a compensare il tempo di viaggio del segnale di comando. Trattandosi di ripresa televisiva trasmessa direttamente dalla Luna verso la Terra, la presenza di un astronauta non era necessaria. E allora come mai non è stata utilizzata per continuare a mandare immagini fisse magari del cielo stellato? Hanno pensato di fissare dei riflettori in grado di riflettere dei raggi laser  inviati dalla terra per calcolare l’esatta distanza terra-luna e si sono dimenticati di portarsi dietro un treppiede dove posizionare una telecamera  fissa in grado di inviare regolarmente delle immagini? 
13. Come è stato possibile che gli astronauti abbiano lasciato impronte identiche sulla Terra e sulla Luna nonostante la differenza di gravità, nonostante la differenza della composizione chimica del suolo lunare, e nonostante la mancanza di umidità che sulla terra costituisce la principale ragione della plasticità di un sedimento? Infatti sulla sabbia lunare formata da una componente arida chiamata regolite è di fatto impossibile lasciare orme e quindi le impronte non possono essere né nette né distinguibili mentre invece sulla Terra è generalmente la tensione superficiale dell'acqua, contenuta anche in piccola percentuale nella sabbia o nelle polveri, a ostacolare lo scivolamento dei granelli di sabbia l’uno sull'altro. Come mai?
14. Che fine ha fatto il filmato originale del primo sbarco sulla Luna? L’amministrazione della NASA, dopo tre anni di ricerca, ha ammesso che non si trovano più i filmati originali dello sbarco sulla luna del lontano 20 luglio 1969 ma ha aggiunto che sono state fatte alcune copie. Com’è possibile perdere l’originale del più importante evento del secolo scorso?
15. Aldrin è diventato un alcoolizzato mentre Armstrong in tutta la sua vita  ha rilasciato solo tre interviste nonostante venisse considerato da tutti come un eroe nazionale. Come mai tutto questo riserbo?
16.  Stanislav Pokrovsky, nel 2007 ha analizzato, con quattro metodi differenti, i filmati del primo stadio del Saturn V dopo il lancio dell’Apollo 11. Ha rilevato una velocità reale che, al massimo, equivarrebbe alla metà (1,2 km/s) di quella dichiarata dalla NASA (2,4 km/s). Ha concluso che sulla Luna si sarebbero potute portare al massimo 28 tonnellate anziché 46, e sarebbe stato possibile compiere solo un’orbita intorno alla Luna, ma non allunare con uomini e poi tornare sulla Terra.Nel 2008 Pokrovsky ha ritenuto di aver stabilito la ragione per cui una velocità più elevata sarebbe stata impossibile: problemi con la superlega Inconel X-750, usata nel motore F-1, che non sarebbe stato sufficientemente studiata a quel tempo. La stima della spinta del motore F-1 avrebbe dovuto essere diminuita del 22,5% per via di cambiamenti che, secondo Pokrovsky, derivano dalle alte temperature e dalle deformazioni plastiche di quel materiale. A partire da questi assunti ha rilevato la stessa velocità rilevata negli altri suoi studi.Pokrovsky sostiene che la stima della velocità del Saturn V sarebbe “la prima prova diretta dell’impossibilità dell’allunaggio dell’Apollo” e che quindici specialisti con qualifiche scientifiche hanno fatto una peer review del suo articolo sul tema e che le loro annotazioni, anche se seguite, non avrebbero cambiato i risultati finali. Come mai nessuno è stato in grado di smentire questi dati scientifici?
17. L'energia dei raggi gamma a cui gli astronauti erano esposti durante il passaggio attraverso le fasce di Van Allen, che si trovano tra Terra e Luna, sarebbe stata talmente alta, che gli astronauti non sarebbero stati in grado di sopravvivere. Questo in particolar modo durante quel periodo, quando si erano verificate forti eruzioni solari.  Inoltre i due astronauti hanno esposto il loro volto per oltre due ore e mezza al sole senza riportare nemmeno un minimo rossore nonostante l’assenza di atmosfera ed una temperatura esterna di +130 gradi. Come mai?
18. A causa del vuoto sulla Luna le tute spaziali avrebbero dovuto dare l'effetto di essere gonfiate mentre risultano sempre piene di grinze. Inoltre per dissipare l’enorme calore durante l’esposizione al sole nella passeggiata lunare  le tute dovevano essere refrigerate ma ancora oggi non esiste un compressore e decompressore che sia in grado di disperdere il calore nel vuote circostante. Come hanno fatto?
19.  Il LEM  dopo la risalita e l’aggancio al  Columbia restò in orbita lunare per circa 3 o 4 mesi e si presume si sia schiantato sul suolo lunare. Una volta terminato il programma di voli sulla Luna, tutti i piani di costruzione nonché i microfilm relativi, in particolar modo quelli relativi ai razzi Saturn V, il modulo lunare e il rover, sono stati distrutti con l’assurda motivazione della mancanza di un finanziamento per la costruzione di un apposito archivio climatizzato dove poterli custodire. La Nasa si difende affermando che esistono delle copie su  microfilm che vengono  conservati in locali con apposita climatizzazione del National Space Science Data Center ma per ragioni di sicurezza e di conservazione non sono consultabili da nessuno. Come mai?
20. Tutte le cineprese  complessivamente utilizzate nelle sei missioni vennero abbandonate sulla luna per problemi di peso. Pertanto nessuno potrà mai conoscere quale miracoloso sistema fosse stato utilizzato per schermare la pellicola di celluloide Kodak in maniera che non si sciogliesse alla temperatura di +130 gradi e non si rompesse a -100 gradi. Gli astronauti sulla superficie lunare restarono infatti  in piena luce esposti a lungo ai raggi ultravioletti senza gli schermi di protezione UV abbassati e nelle riprese successive alla passeggiata lunare, all'interno della navetta, gli astronauti non presentavano né scottature, né abbronzature, né rossore. Come mai?
21. L'accensione dei razzi di frenatura del modulo lunare causa un livello di rumore di 140 dB. Pertanto i collaboratori del centro di controllo non sarebbero mai stati in grado di seguire i discorsi tra gli astronauti. Tutti sanno che  il suono non può diffondersi a causa della mancanza di atmosfera sulla Luna ma all'interno del modulo lunare poteva avvenire senz'altro perché veniva trasmesso direttamente attraverso le parti metalliche. E allora com’è stato possibile poter ascoltare perfettamente  il dialogo con Houston poco prima dell’allunaggio?
22.Sul satellite ci sono effettivamente le prove che l'uomo è atterrato: ci sono sicuramente le orme degli scarponi degli astronauti (non c'è atmosfera e dunque non c'è vento), c'è il modulo lasciato sul suolo lunare al momento del decollo, c'è l'altro modulo utilizzato per muoversi tra le dune e che campeggia in molte foto e filmati.Infine c'è la bandiera americana lasciata a futura memoria. Basterebbe dunque dimostrare che queste cose si trovano proprio sulla luna e non ci sarebbe teoria del complotto che reggerebbe ulteriormente. Eppure al momento sulla terra non esiste un telescopio in grado di fotografare il suolo ad altissima risoluzione tanto da individuare oggetti lunghi 2-3 m. Perché non rivolgono il bellissimo telescopio Hubble verso le zone di allunaggio per vedere tutto ciò che gli astronauti hanno lasciato lassù? A quanto sostenuto dai giornali da sempre e dalla Nasa, le 4 missioni Apollo allunate sono sbardate tutte su lati "precessivi" della Luna cioè non del tutto ossservabili dalla terra e questo alimenta la teoria che nessuno è andato sulla luna, e che dalla terra non si può dimostrare il contrario con osservazioni telescopiche. 
24. La sonda automatica Grail in orbita attorno alla Luna è in grado di inviare solo immagini sgranate dalla superficie dei luoghi di allunaggi da un'altezza di 23 km. Come mai la Nasa non imposta una quota inferiore in modo che le immagini possano esser ad alta definizione e immortalare i vari oggetti dimenticati sulla Luna, come ad esempio la famosa bandiera americana?
25. La Luna si trova ad una distanza media dalla Terra di 384.400 km, circa 1000 volte maggiore rispetto la distanza dall’orbita terrestre bassa situata a soli 380 chilometri dalla Terra. Durante un’intervista televisiva a fianco di Samantha Cristoforetti, il capitano della Stazione Spaziale Internazionale, Terry Virts, ha dichiarato che la NASA sta progettando di costruire un razzo SLS per carichi pesanti che sarà molto più grande di quelli esistenti oggi e  questo sarà in grado di portare uomini a bordo anche al di là dell’orbita terrestre il punto oltre il quale attualmente non siamo in grado di andare. Considerato che l’orbita terrestre più alta arriva a 35.000 chilometri e che la Luna è distante 400.000  di fatto ha ammesso che l’uomo non è ancora in grado di poter andare sulla Luna. Come mai nessuno lo ha mai smentito?
26. La missione americana Orion prevede di mandare una navicella con astronauti a bordo ad una quota di circa 5.500 chilometri da Terra. Dall'ultimo presunto allunaggio del dicembre 1972 nessun'altra missione con equipaggio umano, di nessuna nazione al mondo, si è mai allontanata dalla Terra più di 673 chilometri (che è tutt'ora il record delle missioni dello Shuttle). Considerato che gli americani tra il 1969 ed il 1972 per ben sei volte sarebbero andati e tornati dalla Luna (distante 400.000 chilometri dalla Terra)  con la modesta tecnologia di allora  non si comprende per quale motivo dopo quasi 50 anni non siano in grado di mandare degli astronauti a soli 5.000 chilometri da Terra. La missione Orion infatti era stata programmata per il 2015, poi rinviata al 2017 e adesso rinviata ancora al 2021 perché devono ancora essere trovare adeguate misure di sicurezza a protezione dei raggi cosmici presenti nelle fasce di van Allen. Se questo non appariva un problema insuperabile nel 1969 come mai ora lo è diventato?


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