martedì 18 dicembre 2018

COME SI VEDE IL CIELO NELLO SPAZIO?


Tutti  gli astronauti che sarebbero andati sulla Luna affermano che lo spazio visto dalla loro navicella appare come un nero profondo, senza stelle, dove non si riflette assolutamente nulla.
Eppure queste affermazioni, riportate nelle interviste pubbliche filmate e rilasciate subito dopo le trionfali missioni Apollo, contraddicono tutte le interviste rilasciate  dagli astronauti di varie nazionalità che si sono alternati nella stazione spaziale internazionale  ISS  in orbita bassa.
Ecco il testo integrale di quanto affermato da Neil Armstrong subito dopo la “conquista” della Luna.


Domanda:
Ci può dire qualcosa su come appare il cielo visto dalla Luna, come appare il sole e le stelle?
Risposta  di Neil Armstrong:
Il cielo è di un nero profondo quando si vede dalla Luna e quando si viaggia nello spazio cislunare, lo spazio tra la Terra e la Luna.


Se Neil Armstrong dice la verità, significa che questo nero profondo che circonda la navicella nel viaggio tra la Terra e la Luna ci deve per forza essere anche nel punto in cui orbita  attualmente  la Stazione internazionale ISS. Allora è interessante fare al comandante della ISS , l’astronauta Chris Hadfield, la stessa domanda posta a Neil Armstrong
Domanda:
Come vedete il cielo dalla vostra posizione ?
Risposta di Chris Hadfield:
Il cielo è quasi completamente bianco, con le luci dell’universo e con il numero incalcolabile di stelle. Si vedono le costellazioni, perché il cielo è così vivo con le stelle. Miliardi e miliardi di stelle dell’universo che diventa difficile individuare le costellazioni la fuori. Si vedono le stelle, colori che non si possono vedere qui a Terra, colori pastello, giallo, arancio, altri come il rosso ed il blu scuro. E’ come nel Colorado dove si può andare sulle montagne in una notte chiara e si possono vedere tutte queste luci e moltiplicarle per mille e questo è come appare lo spazio da quassù.
Qualcuno però aveva fatto presente a Chris Hadfield che le sue affermazioni contrastavano palesemente  con tutto ciò che aveva affermato Neil Armstrong e allora nella successiva intervista, rilasciata solo qualche mese dopo, rinnega clamorosamente tutte le precedenti dichiarazioni ed ecco cosa dice a proposito dello spazio visto dalla navicella ISS.
Domanda
Come appare lo spazio visto dalla vostra posizione?
Risposta di Chris Hadfield:
Quello che si vede è un immenso buio profondo. L’oscurità è come una textura nera, quasi viola, dove non si riflette assolutamente nulla.
Che strano, proprio le medesime parole utilizzate da Neil Armstrong...

Il filmato dell'intervista si trova a questo link


Questo dimostra con assoluta certezza almeno una cosa e cioè che uno dei due è un bugiardo.


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martedì 4 dicembre 2018

UN IMBARAZZANTE SILENZIO


Riguardo la controversa questione dello sbarco sulla Luna l’opinione pubblica continua a essere divisa anche a quasi 50 anni dalla presunta storica impresa. C’è chi si dice assolutamente convinto dell’autenticità della versione ufficiale della Nasa mentre al contrario sempre più persone ritengono improbabile che gli americani siano riusciti in una simile impresa con la rudimentale tecnologia di allora. Il problema come sempre è quello di riuscire a dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, la propria versione. Chi crede alla versione ufficiale dell'ente spaziale americano naturalmente pensa che l’onere della prova spetti a chi sostiene la teoria del gigantesco inganno e considera come prove esaurienti le innumerevoli fotografie ed i filmati diffusi in diretta televisiva.


Invece paradossalmente sono proprio queste presunte prove a ritorcersi contro la Nasa dimostrando l’evidenza dell’inganno.
I casi sono talmente numerosi che oramai la Nasa si rifiuta di fornire qualsiasi commento per non alimentare ulteriori polemiche e peggiorare la situazione.
Prendiamo ad esempio l’immagine AS11-40-5863 che ognuno può scaricare dal sito ufficiale della Nasa (http://www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html)
Secondo la Nasa questa foto sarebbe stata scattata da Neil Armstrong durante la storica missione Apollo 11 e infatti si può vedere Buzz Aldrin mentre esce dal LEM e inizia a scendere la scaletta. Il programma della missione prevede che una volta scesi sulla Luna  i due astronauti avrebbero dovuto estrarre tutti gli strumenti da utilizzare per gli esperimenti scientifici e  successivamente avrebbero piantato al suolo la famosa bandiera americana. Sappiamo bene quanto siano orgogliosamente patriottici gli americani e non ci sorprende affatto che la scena della bandiera sia stata filmata e fotografata da vari punti di vista al punto che tutti ricordano anche  la difficoltà dei due astronauti nel conficcare al suolo l’asta metallica e lo strano sventolio della bandiera che faceva malignamente pensare alla presenza di aria. Ma tralasciando lo sventolio della bandiera vorrei evidenziare un altro aspetto che appare  ancor più clamoroso, un piccolo dettaglio che mette a nudo l'inganno americano.


Infatti come si può vedere nell’immagine qui sopra, all'interno del  cerchio rosso c'è un dettaglio che inizialmente era sfuggito a tutti ma che  una volta ingrandito ad alta risoluzione si rivela essere proprio il riflesso della famosa bandiera americana.
Considerato che fino al momento in cui Aldrin scendeva la scaletta la bandiera americana doveva per forza essere ancora arrotolata e piegata all'interno del vano bagagli assieme a tutti gli strumenti per gli esperimenti la domanda a cui la Nasa non ha mai fornito una risposta è la seguente:
Come è possibile che al momento della discesa di Buzz Aldrin la bandiera americana fosse già conficcata sul suolo  Lunare?
La Nasa come sempre si rifiuta di commentare. 
In effetti cosa potrebbe dire?

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sabato 1 dicembre 2018

DISCREDITO PER ASSOCIAZIONE


In genere si tende a credere che il compito dell’informazione sia quello di raccontare obiettivamente tutti gli avvenimenti che accadono nel mondo compresi gli scandali ed i retroscena di chi sta al potere ed ha la responsabilità di  prendere decisionali importanti. Eppure è da ingenui poterlo sperare poiché da che mondo è mondo l’informazione rappresenta solo  un docile strumento con cui addomesticare l’opinione pubblica.
Il confine tra informazione e disinformazione infatti è sempre molto sottile e tra l’altro anche molto difficile da percepire. La stessa notizia può essere raccontata in tanti modi, può diventare la notizia del giorno in prima pagina, finire relegata in un trafiletto  della quarta pagina oppure non essere nemmeno menzionata. Molto spesso viene organizzata una vera e propria pianificazione mediatica  con l’obiettivo di  screditare un avversario politico oppure di convincere l’opinione pubblica sulla necessità di adottare determinate scelte.
Tutto questo accade molto spesso anche in Italia ma non tutti se ne accorgono perché la tecnica utilizzata è stata perfezionata nel tempo e risulta estremamente efficace proprio perché agisce in maniera subdola e quasi inconscia.


Questo modo di operare si chiama “discredito per associazione” e funziona molto semplicemente. Si manda in onda un’inchiesta televisiva in cui vengono intervistati  personaggi poco credibili e di basso livello culturale che esprimono la loro assoluta convinzione sul fatto che  la terra è piatta, che alla Nasa sono tutti satanisti e che gli alieni sono già in mezzo a noi per sorvegliarci. Assieme a tutte queste assurdità nel servizio televisivo gli intervistati aggiungono inoltre che nessun uomo è mai andato sulla Luna e che la distruzione delle torri gemelle sono opera della CIA.  Il montaggio delle immagini del servizio è fatto sapientemente per sottolineare adeguatamente il fanatismo e l’ignoranza di queste persone ed è a questo punto che si materializza il messaggio subliminale molto efficace che deriva dal ragionamento inconscio chiamato “sillogismo aristotelico”.  Funziona schematicamente così: prendi le più famose  e assurde credenze popolari come quelle come dei terrapiattisti o dei rettiliani e  le metti insieme alle teorie complottistiche ben più serie e controverse  come quelle dell’11 settembre e dello sbarco sulla Luna.  Poi fai capire al pubblico che ti ascolta che questi fanatici sostenitori sono tutti degli insensati complottisti che sono disposti a credere a qualsiasi idiozia ed il gioco è fatto perché in questo modo l’autore del servizio giornalistico ha raggiunto l’obiettivo di aver messo sullo stesso livello sia quelli che credono alla terra piatta che quelli che  mettono in dubbio lo sbarco sulla Luna. la malafede è evidente perché in questo modo la gente inconsciamente pensa che chiunque dubiti degli sbarchi sulla Luna sia anche convinto che la Terra sia piatta.

Non si deve tuttavia pensare che questa tecnica di manipolazione delle informazioni avvenga sono in casi sporadici.  Recentemente il servizio  della trasmissione  “le Iene” del 26 novembre 2018 ha utilizzato proprio questa tecnica per sostenere  la necessità vaccinale. Il ragionamento è esattamente lo stesso:  se è evidente che i terrapiattisti sono dei complottisti a cui non bisogna dare credito - premessa maggiore - e se i terrapiattisti sono contro l’obbligo vaccinale - premessa minore -  chiunque sia contro l’obbligo vaccinale è, per “deduzione sillogistica” , un complottista a cui non bisogna dare credito.



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