sabato 7 aprile 2018

SUPPONIAMO CHE...



                   Immagine  AS17-134-20471  scattata durante la presunta missione Apollo 17  

Supponiamo per un istante che gli americani avessero deciso di simulare lo sbarco sulla Luna. Questo significava dover realizzare tutta una serie di documentazioni video e fotografiche che ovviamente dovevano essere il più credibile possibile. Oggi non rappresenterebbe certo un reale problema in quanto si possono utilizzare dei programmi digitali  di  computer grafica talmente sofisticati che risulta quasi impossibile distinguere  la finzione dalla realtà.
Nel 1969 però non esisteva nulla di tutto questo, non c’erano nemmeno le macchine fotografiche digitali e photoshop doveva ancora essere inventato.  Allora c’erano ancora le mitiche Hasselblad con i rullini di celluloide Kodak i cui negativi dovevano essere sviluppati in camera oscura prima di poter ottenere delle stampe  e quindi, dovendo rendere credibile l’inganno, dovevano essere fatte delle manipolazioni  in maniera alquanto artigianale. Chi aveva organizzato tutto questo  probabilmente doveva aver considerato che nel giro di un decennio o poco più sarebbero stati comunque in grado di andare veramente sulla Luna e questo avrebbe tolto ogni eventuale dubbio o perplessità sui primi sbarchi.  Insomma a quei tempi doveva risultare  difficile  immaginare  che dopo 50 nessuno fosse ancora in grado di arrivare sulla Luna ma questo è stato un imperdonabile errore anche perché nel frattempo la tecnologia digitale aveva fatto dei progressi così enormi da essere in grado di smascherare tutte le rudimentali manipolazioni eseguite sulle fotografie delle finte missioni Apollo. Sulla falsità delle foto degli sbarchi ormai è difficile dubitare perché le incongruenze sono talmente numerose che risulta difficile poterle elencare tutte.
Prendiamo ad esempio l’immagine che sarebbe stata eseguita durante l’ultima  missione sulla Luna dell’Apollo 17.
Questo scatto si può trovare sull’archivio ufficiale della Nasa  (http://www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html) ed è classificata con la sigla AS17-134-20471. Dovendo falsificare gli sbarchi sulla Luna con immagini scattate a terra il problema più grosso era quello di fotografare proprio la Terra. Per questo motivo in tutte le sei missioni lunari la Terra non è mai presente nelle centinaia e centinaia di scatti. La giustificazione della Nasa era che l’angolo di inclinazione della Terra sul cielo lunare era tale che impediva agli astronauti di poterla inquadrare. A riprova di questo la Nasa e chi la sostiene ci mostra uno schema grafico  simile a quello qui sotto rappresentato. 






















Il ragionamento sembrerebbe condivisibile. Tutto a posto allora? 
Assolutamente no, perché è davvero ridicolo pensare che  per arrivare sulla Luna gli americani sarebbero stati capaci di risolvere una serie infinita di problemi insormontabili e di fronte all’ipotesi di dover inclinare una macchina fotografica per riprendere la Terra si siano arresi subito e ci abbiano rinunciato. Ma se avevano pensato a tutto, possibile che si siano dimenticati di fare proprio la prima cosa che uno dovrebbe fare  una volta messo piede sulla Luna, e cioè di eseguire un bel ritratto della Terra in primo piano dopo aver posizionato la macchina fotografica su un cavalletto? Possibile che abbiano fatto centinaia e centinaia  di foto della bandiera americana vista da ogni angolo, dell’impronta degli scarponi doposci, del Lem, dei riflettori solari, del rover, della statuetta a ricordo degli astronauti scomparsi, della bibbia posata sul suolo lunare, della fotografia della famiglia dell’astronauta posata al suolo e altre minuzie simili e invece non si siano pensati di fare una vera fotografia alla propria amata Patria che guarda caso fa parte della Terra?
E allora, ritornando all’immagine citata prima (AS17-134-20471) non potendo riprendere la Terra vista dalla Luna (poiché è stata scattata a Terra) che cosa potevano fare? Fanno semplicemente l'unica cosa possibile, cioè decidono di incollare la Terra  più o meno nel posto in cui avrebbe dovuto esserci. Insomma, tra migliaia di foto scattate sulla Luna la Terra non viene mai immortalata e guarda caso nell'unica volta in cui  viene inquadrata si scopre che è stata incollata. 
Le immagini analizzate al computer non lasciano alcun dubbio sulla falsificazione eseguita. 
A voi il giudizio.



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