martedì 16 ottobre 2018

UN'OFFESA ALL'INTELLIGENZA UMANA




Riguardo gli innumerevoli errori evidenziati nelle immagini fotografiche degli sbarchi sulla Luna si è parlato molto ma quasi sempre concentrando l'attenzione solo su alcuni degli aspetti clamorosi e trascurandone altri. I più importanti ovviamente sono la divergenza delle ombre (con la luce del sole tutte le ombre devono andare nella stessa direzione) e la mancanza di uniformità della luce solare (Hot spot). Poi ci sono le stranezze delle immagini realizzate in controluce che inspiegabilmente consentono di rendere visibili anche le zone in ombra (cosa del tutto impossibile da realizzare senza l'aiuto di un flash oppure di pannelli riflettenti) e infine la serie di immagini  panoramiche dove si può vedere chiaramente  una linea di demarcazione netta che lascia intuire la presenza dei caratteristici sfondi su tela utilizzati nei set cinematografici. 


Recentemente tutte queste immagini sono state accuratamente visionate dai migliori nonché più celebri fotografi al mondo tra cui spiccano i nomi di Oliviero Toscani, Aldo Fallai, Toni Thorimbert e Peter Lindbergh. Ognuno di loro ha espresso il medesimo giudizio  escludendo in maniera tassativa la possibilità che quelle immagini possano essere state scattate sulla Luna. A prescindere comunque dal giudizio dei grandi fotografi anche una persona non esperta di tecniche fotografiche potrebbe facilmente arrivare alla stessa identica conclusione solamente osservando queste tre immagini, scattate (si fa per dire) sulla Luna durante la missione dell’Apollo 12. L’incongruenza è talmente evidente che non servirebbe neppure commentarla. L'ombra dell'astronauta illuminato dal sole dovrebbe infatti apparire nitidissima come avviene sulla Terra durante una limpida giornata di sole. L'ombra potrebbe risultare sfumata sul bordo come nelle foto lunari solo nel caso in cui lo scatto risultasse mosso oppure  per un'errata messa a fuoco. Ma osservando attentamente l’ombra dell’astronauta nelle nostre tre immagini si può chiaramente verificare che gli scatti sono perfettamente a fuoco e che le immagini non risultano mosse. Insomma non servirebbe neppure scomodare i più grandi fotografi al mondo per poter escludere che quell'ombra sia stata prodotta dall'illuminazione solare. 


A questo punto, ragionando per logica esclusione, si deve trarre la conclusione che l'ombra dell'astronauta sia stata prodotta esclusivamente da un'illuminazione artificiale.
Se quindi è stata utilizzata una fonte di luce artificiale quelle immagini non possono essere state scattate sulla Luna.
Ne consegue pertanto che quelle fotografie sono false.
E quindi?
Quindi se le foto sono false risulta falso pure lo sbarco sulla Luna.
Qualche obiezione?

N.B. Le immagini pubblicate sono state scaricate dall'archivio ufficiale della Nasa e sono classificate con le seguenti sigle 
AS12-46-6751, 
AS12-47-6896,  
AS12-47-6961  
Chiunque può personalmente  verificarle al seguente sito:
http://www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html



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1 commento:

  1. E chi le ha detto che un’ombra fatta dal sole deve risultare con bordi netti e a fuoco? La sfido a farsi una foto col sole dietro domani mattina poco dopo il sorgere del sole o poco prima del tramonto e a postarla su questo blog, poi vediamo quanto è a fuoco. Se ne dovrà ricredere mestamente.
    Le ombre nette derivaso solo da una sorgente luminosa puntiforme e il sole non lo è, data la sua grandezza. Mi stupisco della competenza di questi fotografi professionisti.
    Poi se vuole parliamo del controluce.

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