sabato 1 dicembre 2018

DISCREDITO PER ASSOCIAZIONE


In genere si tende a credere che il compito dell’informazione sia quello di raccontare obiettivamente tutti gli avvenimenti che accadono nel mondo compresi gli scandali ed i retroscena di chi sta al potere ed ha la responsabilità di  prendere decisionali importanti. Eppure è da ingenui poterlo sperare poiché da che mondo è mondo l’informazione rappresenta solo  un docile strumento con cui addomesticare l’opinione pubblica.
Il confine tra informazione e disinformazione infatti è sempre molto sottile e tra l’altro anche molto difficile da percepire. La stessa notizia può essere raccontata in tanti modi, può diventare la notizia del giorno in prima pagina, finire relegata in un trafiletto  della quarta pagina oppure non essere nemmeno menzionata. Molto spesso viene organizzata una vera e propria pianificazione mediatica  con l’obiettivo di  screditare un avversario politico oppure di convincere l’opinione pubblica sulla necessità di adottare determinate scelte.
Tutto questo accade molto spesso anche in Italia ma non tutti se ne accorgono perché la tecnica utilizzata è stata perfezionata nel tempo e risulta estremamente efficace proprio perché agisce in maniera subdola e quasi inconscia.


Questo modo di operare si chiama “discredito per associazione” e funziona molto semplicemente. Si manda in onda un’inchiesta televisiva in cui vengono intervistati  personaggi poco credibili e di basso livello culturale che esprimono la loro assoluta convinzione sul fatto che  la terra è piatta, che alla Nasa sono tutti satanisti e che gli alieni sono già in mezzo a noi per sorvegliarci. Assieme a tutte queste assurdità nel servizio televisivo gli intervistati aggiungono inoltre che nessun uomo è mai andato sulla Luna e che la distruzione delle torri gemelle sono opera della CIA.  Il montaggio delle immagini del servizio è fatto sapientemente per sottolineare adeguatamente il fanatismo e l’ignoranza di queste persone ed è a questo punto che si materializza il messaggio subliminale molto efficace che deriva dal ragionamento inconscio chiamato “sillogismo aristotelico”.  Funziona schematicamente così: prendi le più famose  e assurde credenze popolari come quelle come dei terrapiattisti o dei rettiliani e  le metti insieme alle teorie complottistiche ben più serie e controverse  come quelle dell’11 settembre e dello sbarco sulla Luna.  Poi fai capire al pubblico che ti ascolta che questi fanatici sostenitori sono tutti degli insensati complottisti che sono disposti a credere a qualsiasi idiozia ed il gioco è fatto perché in questo modo l’autore del servizio giornalistico ha raggiunto l’obiettivo di aver messo sullo stesso livello sia quelli che credono alla terra piatta che quelli che  mettono in dubbio lo sbarco sulla Luna. la malafede è evidente perché in questo modo la gente inconsciamente pensa che chiunque dubiti degli sbarchi sulla Luna sia anche convinto che la Terra sia piatta.

Non si deve tuttavia pensare che questa tecnica di manipolazione delle informazioni avvenga sono in casi sporadici.  Recentemente il servizio  della trasmissione  “le Iene” del 26 novembre 2018 ha utilizzato proprio questa tecnica per sostenere  la necessità vaccinale. Il ragionamento è esattamente lo stesso:  se è evidente che i terrapiattisti sono dei complottisti a cui non bisogna dare credito - premessa maggiore - e se i terrapiattisti sono contro l’obbligo vaccinale - premessa minore -  chiunque sia contro l’obbligo vaccinale è, per “deduzione sillogistica” , un complottista a cui non bisogna dare credito.



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