In
genere si tende a credere che il compito dell’informazione sia quello di raccontare
obiettivamente tutti gli avvenimenti che accadono nel mondo compresi gli
scandali ed i retroscena di chi sta al potere ed ha la responsabilità di prendere decisionali importanti. Eppure è da
ingenui poterlo sperare poiché da che mondo è mondo l’informazione rappresenta
solo un docile strumento con cui
addomesticare l’opinione pubblica.
Il
confine tra informazione e disinformazione infatti è sempre molto sottile e tra
l’altro anche molto difficile da percepire. La stessa notizia può essere
raccontata in tanti modi, può diventare la notizia del giorno in prima pagina,
finire relegata in un trafiletto della
quarta pagina oppure non essere nemmeno menzionata. Molto spesso viene organizzata
una vera e propria pianificazione mediatica con l’obiettivo di screditare un avversario politico oppure di
convincere l’opinione pubblica sulla necessità di adottare determinate scelte.
Tutto
questo accade molto spesso anche in Italia ma non tutti se ne accorgono perché la
tecnica utilizzata è stata perfezionata nel tempo e risulta estremamente efficace proprio perché agisce in maniera subdola e quasi inconscia.
Questo
modo di operare si chiama “discredito per associazione” e
funziona molto semplicemente. Si manda in onda un’inchiesta televisiva in cui
vengono intervistati personaggi poco
credibili e di basso livello culturale che esprimono la loro assoluta
convinzione sul fatto che la terra è
piatta, che alla Nasa sono tutti satanisti e che gli alieni sono già in mezzo a
noi per sorvegliarci. Assieme a tutte queste assurdità nel servizio televisivo gli
intervistati aggiungono inoltre che nessun uomo è mai andato sulla Luna e che
la distruzione delle torri gemelle sono opera della CIA. Il montaggio delle immagini del servizio è
fatto sapientemente per sottolineare adeguatamente il fanatismo e l’ignoranza di
queste persone ed è a questo punto che si materializza il messaggio subliminale
molto efficace che deriva dal ragionamento inconscio chiamato “sillogismo
aristotelico”. Funziona schematicamente
così: prendi le più famose e assurde credenze
popolari come quelle come dei terrapiattisti o dei rettiliani e le metti insieme alle teorie complottistiche ben
più serie e controverse come quelle
dell’11 settembre e dello sbarco sulla Luna.
Poi fai capire al pubblico che ti ascolta che questi fanatici
sostenitori sono tutti degli insensati complottisti che sono disposti a credere
a qualsiasi idiozia ed il gioco è fatto perché in questo modo l’autore del
servizio giornalistico ha raggiunto l’obiettivo di aver messo sullo stesso livello
sia quelli che credono alla terra piatta che quelli che mettono in dubbio lo sbarco sulla Luna. la
malafede è evidente perché in questo modo la gente inconsciamente pensa che
chiunque dubiti degli sbarchi sulla Luna sia anche convinto che la Terra sia
piatta.
Non
si deve tuttavia pensare che questa tecnica di manipolazione delle informazioni
avvenga sono in casi sporadici. Recentemente
il servizio della trasmissione “le Iene” del 26 novembre 2018 ha utilizzato proprio
questa tecnica per sostenere la necessità
vaccinale. Il ragionamento è esattamente lo stesso: se è evidente che i terrapiattisti sono dei
complottisti a cui non bisogna dare credito - premessa maggiore - e se i
terrapiattisti sono contro l’obbligo vaccinale - premessa minore - chiunque sia contro l’obbligo vaccinale è, per
“deduzione
sillogistica” , un complottista a cui non bisogna dare credito.
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