Oggi
la ricerca astronomica può contare sulla potenza e sulla precisione di
telescopi estremamente più tecnologici in grado di esplorare molte zone dello
spazio che si riteneva impossibile raggiungere. Fondamentalmente ci sono solo
due tipologie di telescopi che scrutano il cielo. Il primo è il telescopio
denominato Hubble Space Telescope (HST) che fu lanciato in orbita terrestre bassa nel 1990 ed è attualmente
ancora operativo. Ha uno specchio di
2,4 metri di
diametro e potendo operare al di fuori dalla distorsione dell' atmosfera terrestre gli consente di ottenere immagini a
risoluzione estremamente elevata, con un disturbo molto inferiore rispetto a
quello dei telescopi a Terra. Il secondo tipo di
telescopio si trova sulla Terra ed il più potente di essi è il Very Large
Telescope (VLT) che viene considerato lo strumento ottico più avanzato al
mondo. Si tratta di quattro telescopi principali equipaggiati con specchi primari
di 8,2 metri di diametro e da quattro telescopi ausiliari mobili da 1,8 metri
di diametro. Con questo sofisticato strumento, operativo fin dall’aprile del
1999, gli astronomi possono vedere dettagli
fino a 25 volte più piccoli rispetto a quelli osservabili con i singoli
telescopi. Il VLT si trova all'osservatorio del Panaral su una
montagna alta 2.635 metri nel deserto di Atacama, nel Cile settentrionale.
Come per la maggior parte degli osservatori mondiali, il posto è stato scelto
per la lontananza da fonti di inquinamento luminoso e l’assenza di umidità visto che sul Paranal
non è mai piovuto a memoria d'uomo. Il VLTI è uno strumento talmente raffinato
da essere in grado di ottenere immagini di qualità superiore persino del
Telescopio Spaziale Hubble. Con il VLTI è possibile infatti osservare un
oggetto grande 2 metri alla distanza che separa la Terra dalla Luna per cui dovrebbe poter
rilevare i moduli di atterraggio lunari (il LEM aveva un diametro di 5 metri)
lasciati sulla Luna dalle missioni Apollo.
Un gruppo di scienziati europei si propone appunto di eseguire tale
osservazione ma fino ad oggi non ha ancora ottenuto le necessarie
autorizzazioni (che strano vero? Però è questo ciò che riportano i vari siti
scientifici).
Le
domande che ora emergono spontanee sono diverse
e le riassumo qui di seguito in ordine di importanza.
1.-
Gli scienziati giustamente hanno realizzato tutti i centri astronomici di
osservazione nei punti più alti e incontaminati del pianeta per eliminare il
più possibile l’interferenza di umidità, polveri e inquinamento. Poi tra il
1969 ed 1972 sei missioni americane sbarcano sulla Luna allontanandosi dalla Terra per quasi 400.000
chilometri, ed hanno l’opportunità straordinaria di riprendere le stelle e la
Terra in assenza di atmosfera. Scattano centinaia
e centinaia di inutili immagini dell’impronta lunare, della bandiera e del Lem
eppure non scattano nemmeno una misera fotografia della Terra e delle stelle. Qualcuno sa spiegarmi perché?
2.-
Visto che secondo la Nasa anche i migliori telescopi disponibili sulla terra
non sono in grado di riconoscere gli oggetti
più piccoli di 50 metri, come è stato possibile programmare e progettare uno
sbarco sulla Luna con quella specie di insetto metallico chiamato LEM se ancora
oggi (né tantomeno nel 1969) nessuno è in grado di realizzare una mappa lunare abbastanza
dettagliata da poter individuare e riconoscere un masso o un cratere di una
decina di metri?
3.-
Il LRO Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) è una missione robotica lanciata grazie
al razzo Atlas V il 18 giugno 2009 ed aveva il compito di mappare la superficie
della Luna. Ha trascorso i suoi primi 3 anni in una bassa
orbita polare per raccogliere informazioni dettagliate mentre poi si è posizionato
su un'orbita ellittica stabile sopra il polo sud lunare. Eppure, nonostante la
tecnologia avanzatissima rispetto al 1969, ciò che il satellite è stato in
grado di riprendere e inviare a Terra dai
presunti siti di allunaggio sono solo delle immagini indefinite e sgranate che non dimostrano assolutamente nulla
riguardo la veridicità degli sbarchi. Come mai allora le immagini che giungono
da Marte sono a colori e dettagliatissime anche se Marte è distante dalla Terra
56 milioni di chilometri mentre invece la Luna è distante solo 380.000 chilometri?
Perché nessuno è in grado di far abbassare la sonda LRO su un’orbita più bassa
degli attuali 22 chilometri di altezza
per scattare delle immagini in grado di eliminare finalmente ogni residua
perplessità sugli sbarchi?
Qualcuno
tempo fa avrebbe detto : “A pensare male
si fa peccato però quasi sempre ci si azzecca.”
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Il VLTI non è in grado di visualizzare realmente i siti di allunaggio con dettagli migliori dlla LRO, è bene che ti informi meglio. Ha una risoluzione di circa 100 metri per pixel se inquadra la luna, risoluzioni maggiori sono nell’infrarosso.
RispondiEliminaLa NASA ha mandato 5 orbiter sulla luna prima delle missioni Apollo per mapparla tutta ad una risoluzione di circa 1 metro per pixel, quindi dettagliatissima per organizzare i siti di allunaggio. Sugli orbiter c’erano installati anche sensori di radiazioni che hanno fornito valori esatti agli ingegneri per costruire navicelle sufficientemente sicure contro le radiazioni.