I dubbi ed i sospetti sempre
più imbarazzanti sulle presunte missioni lunari non si sono mai placati e
allora la Nasa ricorre metodicamente al vecchio trucco mediatico di spostare l’attenzione
dell’opinione pubblica mediante annunci e proclami sempre più eclatanti.
Pazienza se poi questi proclami risultano impossibili da realizzare o se i
tempi annunciati vengono regolarmente disattesi perché in fondo il solo scopo è
quello di distrarre e di spostare l’attenzione. Infatti la Nasa nell’ultimo
periodo ha intensificato in maniera significativa i comunicati stampa in cui vengono
annunciate missioni spaziali sempre più straordinarie che quasi ogni giorno risaltano con titoli
cubitali sui giornali e sul web. Che poi
si tratti sempre di aria fritta non ha molta importanza perché il messaggio di
fondo che deve essere assimilato da tutti è che la Luna ormai è stata
conquistata 50 anni fa e che ora si deve guardare ad obiettivi e sogni ancora
più grandi. Naturalmente nell’arte della disinformazione metodica non può
mancare il supporto di Paolo Attivissimo, ossia il principale sostenitore della
versione ufficiale fornita dalla Nasa in merito all’autenticità degli sbarchi
sulla Luna. Ecco ad esempio con quali toni trionfalistici riporta il comunicato
di Spacex per annunciare le imminenti
missioni spaziali che dovrebbero portare dei passeggeri sulla Luna.
“Siamo emozionati
nell’annunciare che SpaceX è stata contattata per portare due privati cittadini
a volare intorno alla Luna verso la fine dell’anno prossimo. Hanno già versato
un acconto significativo per effettuare una missione lunare. Come gli astronauti
Apollo che li hanno preceduti, queste persone viaggeranno nello spazio portando
con sé le speranze e i sogni di tutta l’umanità, spinte dallo spirito umano
universale di esplorare. Prevediamo di effettuare esami sulle condizioni di
salute e di forma fisica e iniziare l’addestramento più avanti quest’anno.
Anche altri equipaggi hanno espresso forte interesse e ci aspettiamo che
altri ancora ne seguiranno. Ulteriori informazioni sugli equipaggi verranno
rese pubbliche quando gli equipaggi stessi ne approveranno la pubblicazione e
quando saranno stati confermati i risultati degli esami riguardanti salute e
forma fisica. Cosa più importante, vorremmo ringraziare la NASA, senza la quale
questo non sarebbe possibile. Il programma Commercial Crew della NASA, che ha
fornito la maggior parte dei finanziamenti per lo sviluppo della Dragon 2, è un
facilitatore essenziale di questa missione. Inoltre verrà utilizzato il
razzo Falcon Heavy, sviluppato con fondi propri di SpaceX. Il Falcon
Heavy effettuerà il primo volo di collaudo quest’estate e, una volta
che avrà avuto successo, sarà il veicolo più potente a raggiungere l’orbita
dopo il razzo lunare Saturn V. Con una spinta al decollo di
2.267.000 kg, il Falcon Heavy ha due terzi della spinta di
un Saturn V e più del doppio della spinta del lanciatore più
grande attualmente in uso. Più in là quest’anno, nell’ambito del programma
Commercial Crew della NASA, lanceremo il nostro veicolo spaziale Crew
Dragon (Dragon Version 2) verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Questa prima missione dimostrativa avverrà in modalità automatica, senza
persone a bordo. Una missione successiva, con equipaggio, è prevista per il
secondo trimestre del 2018. SpaceX ha attualmente un contratto per effettuare
in media quattro missioni Dragon 2 dirette alla Stazione ogni
anno: tre per trasporto cargo e una per il trasporto di un equipaggio.
Effettuando anche missioni con equipaggi privati, cosa che la NASA ha
incoraggiato, scendono i costi a lungo termine per il governo e si acquisisce
esperienza sull’affidabilità dei voli, fornendo benefici sia alle missioni governative,
sia a quelle private. Quando le missioni operative della Crew Dragon saranno
operative per conto della NASA, SpaceX lancerà la missione privata in un
viaggio per circumnavigare la Luna e tornare sulla Terra. Il decollo avverrà
dalla storica rampa 39A del Kennedy Space Center vicino a Cape Canaveral – la
stessa rampa di lancio usata dal programma Apollo per le sue
missioni lunari. Questo offre l’occasione a degli esseri umani di tornare nello
spazio profondo per la prima volta in 45 anni; viaggeranno più velocemente e
più lontano nel Sistema Solare di chiunque li abbia preceduti. Progettato
dall’inizio per trasportare persone, il veicolo spaziale Dragon ha
già una lunga storia di volo. Queste missioni si fonderanno su questa storia,
estendendola alle attività delle missioni spaziali nello spazio profondo: una
tappa importante mentre lavoriamo per raggiungere il nostro obiettivo finale di
portare esseri umani su Marte.”
1)
Nel 2009 infatti Barak Obama aveva
promesso che ben presto (forse già nel 2019!) gli americani sarebbero tornati sulla
Luna.
2)
Nel 2016 Donald Trump annunciava invece che gli
americani non sarebbero tornati sulla Luna perché hanno altri obiettivi ancora più
ambiziosi
3)
Nel 2007 la Google istituiva un premio di
30 milioni di dollari per la prima società privata in grado di inviare sulla
Luna (entro il dicembre 2009) un robot senza
equipaggio capace di trasmettere delle immagini in diretta da uno dei 6 luoghi degli allunaggi. Il premio è stato prorogato al 2011 poi al 2013, poi al 2015 e poi
al 31/12/2017.
4)
Nel febbraio 2018 la stessa società Google
ha annunciato che il premio è stato annullato in quanto nessuna delle 32
società iscritte è riuscita a raggiungere l’obiettivo, anzi non è partito
proprio nessun razzo nonostante fossero stati prenotati 5 lanci (da
notare che la Nasa aveva imposto il divieto di sorvolo sui siti degli allunaggi
considerandoli alla stregua di siti archeologici!)
5)
Nel 2005 la Nasa annunciava che entro il
2011 sarebbe stata realizzata la missione Orion per consentire ai 4 astronauti a bordo di raggiungere
l’orbita terrestre media a soli 5.000 chilometri dalla Terra.
6)
Nel febbraio 2015 però lo scienziato americano
della Nasa Kelly Smith spiegava che purtroppo non erano ancora in grado di realizzare
le schermature adeguate della navicella per garantire la sicurezza degli
astronauti contro i raggi cosmici e le radiazioni presenti nelle fasce di van
Allen (ma allora come hanno fatto nel 1969?)
7)
Nel dicembre 2013 i cinesi sono riusciti a
far scendere la sonda Chang’e 3 sul suolo lunare ma il suo avanzatissimo motore
dual core al plutonio ha smesso di funzionare quasi subito a causa del freddo
intenso della notte lunare.
8)
I responsabili delle missioni spaziali
cinesi hanno comunicato che intendono mandare un astronauta cinese sulla Luna
ma che non saranno in grado di realizzare questa missione prima del 2030 (cioè
61 anni dopo gli americani!)
Quanto sopra riportato
non sono illazioni, sospetti o supposizioni ma fatti certi facilmente riscontrabili
da chiunque. A mio modesto avviso la tattica utilizzata dalla Nasa appare
evidente, cioè far credere che ormai sia possibile andare su Marte già entro il
2023, spedire un razzo in orbita lunare con un carico di otto semplici cittadini pieni di soldi,
raggiungere e catturare degli asteroidi entro il 2020 nonché realizzare dei
palloni gonfiati da utilizzare come stazioni orbitanti al posto della ormai
superata Stazione Spaziale internazionale.
La cosa più strabiliante
di tutte è che la gente continua a credere a queste assurde bugie
dimenticandosi invece l’unica cosa certa e cioè che dal 1972 in poi (dall'ultima presunta missione dell’Apollo 17)
nessun astronauta, di qualsiasi nazione
al mondo, ha mai oltrepassato l’orbita terrestre bassa a soli 643 chilometri
dalla Terra mentre la Luna è distante 383.000 chilometri dalla Terra. E poi vorrebbero farci credere che nel 2023 gli astronauti americani sbarcheranno su Marte a 56 milioni di chilometri dalla Terra. Forse a Hollywood si tanno già preparando...
E’ più facile ingannare la gente che convincere loro di
essere stati ingannati
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La sonda Chan’e 3 ha trasmesso dati alla terra dal dicembre 2013 a marzo 2015, ben oltre l’anno programmato. Questo è un dato di fatto, la sua informazione è palesemente errata.
RispondiEliminaLa NASA non ha MAI vietato l’avvicinamento ai siti di allunaggio, ha solo dato indicazioni di mantenere una distanza consigliata di 200 metri dalle aree di Apollo 11 e Apollo 17 per non rovinare i siti storici, per le altre missioni la NASA ha indicato come distanza minima 1 metro (UNO) dai manufatti lasciati e, dato che sono di loro proprietà, di non toccarli o prelevarli. Quindi hai dato un’altra informazione palesemente sbagliata.