Osservando queste immagini ci si accorge come risulti sempre evidente
uno stacco netto tra ciò che appare davanti e ciò che avviene sullo sfondo. Per
maggior chiarezza sono state inserite delle frecce gialle ad evidenziare le
scenografie utilizzate dalla Nasa per fare gli sfondi. Peccato che gli sfondi
di queste rudimentali messe in scena si ripetano in tutte le missioni e non
sono sfuggiti all'analisi attenta dei ricercatori.
Nella stragrande maggioranza delle foto lunari, la
linea di giunzione attraversa tutto il fotogramma da parte a parte e
così le foto risultano la somma evidente di due metà ben distinte, senza
nessuna zona di continuità che leghi i due piani. Si noti infine la differenza
di colorazione fra i due terreni giustapposti.Vi sono inoltre i casi ancor più evidenti in cui gli astronauti hanno
voluto documentare l'intera zona in cui si trovavano con una panoramica a 360
gradi realizzata sovrapponendo diversi
scatti singoli. Il problema a questo punto diventa ancor più evidente perché improvvisamente
ci si accorge di essere allunati su una specie di piattaforma rialzata che dovrebbe essere separata dal
mondo circostante da un’enorme vallata
circolare che però sfortunatamente per la Nasa sulle mappe degli allunaggi non non viene riportata perché non
esiste.
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