Tratto
dal romanzo di Guido Travan
IL
GIORNO DELLA VERITÀ
Febbraio
2017
«Secondo la NASA
le prime immagini televisive dell’uomo sulla Luna vennero trasmesse a Terra da
un “sistema televisivo non convenzionale”, cioè un sistema non compatibile con
il normale sistema NTSC che viene tutt’ora usato in America. Fu quindi
necessario, sempre secondo loro, riprendere con una seconda telecamera lo
schermo televisivo sul quale apparivano le immagini nitidissime provenienti
dalla Luna. Così facendo le immagini risultavano un po’ offuscate ma per contro
quell’aspetto spettrale risultava anche molto affascinante. Con la tecnica
della doppia ripresa di immagini pre-registrate la NASA sapeva che ne
raddoppiava la durata e, cosa molto più importante, poteva ottenere
quell’effetto al “rallentatore” che caratterizza tutti i filmati lunari e che
noi siamo portati ad attribuire alla minor gravità presente sulla superficie
lunare. Adesso però ti voglio far vedere una cosa piuttosto interessante.»
Digitò
rapidamente sulla tastiera del computer e sullo schermo cominciò a scorrere un
filmato in cui si vedeva Neil Armstrong che saltellava sulla Luna. Il filmato
durava solo venti secondi ma subito dopo le stesse immagini cominciarono a
scorrere ad una velocità maggiorata del 33% ed improvvisamente il “magico”
effetto della leggerezza lunare di cui sembrava godere Armstrong era svanito.
Harrison si accese una sigaretta e poi riprese il suo ragionamento dal punto in
cui l’aveva interrotto.
«Sempre secondo
la NASA quelle preziose immagini in arrivo dalla Luna vennero catturate su
nastri magnetici e messe da parte a futura memoria. In quel periodo furono
utilizzati i primi nastri magnetici da due pollici, in gergo chiamati “ampex”.
Questi servivano per poter registrare le trasmissioni televisive che fino ad
allora potevano essere mandate solo in diretta ma è proprio qui che la storia
comincia a fare acqua da tutte le parti. Prima di tutto non si capisce bene
perché la NASA abbia sentito la necessità di sviluppare un sistema televisivo
apposito e stranamente “non compatibile” con le TV di tutto il mondo. Allora
infatti c’erano già le riprese a 16 mm che potevano garantire delle immagini di
buona qualità mentre per la diretta TV potevano essere facilmente distribuite
le immagini a 525 linee che avrebbero comunque soddisfatto la platea mondiale
risultando di qualità molto superiore rispetto a ciò che invece è stato
mostrato in quella notte.»
«E allora come
mai avrebbero fatto questa scelta?»
«La risposta a mio avviso è molto semplice. Con questo
escamotage nessun altro osservatorio al mondo è stato in grado di ricevere un
solo fotogramma di quelli provenienti dalla Luna e così facendo il gioco di
prestigio è perfettamente riuscito perché tutto è nella mente di chi guarda.
Interessante vero?»
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