Il Google Lunar X Prize è una competizione spaziale organizzata
dalla X Prize Foundation e
sponsorizzato da Google che offre un premio di 30 milioni di dollari alla prima società di ingegneria spaziale privata
in grado di far atterrare e viaggiare sulla superficie della Luna un robot che
dovrà percorrere almeno 500 metri sul suolo lunare e trasmettere in diretta alla Terra fotografie e filmati in
alta definizione da uno dei sei luoghi del presunto allunaggio delle missioni
Apollo. Il premio è stato annunciato già nel lontano 13 settembre 2007
ed il termine iniziale entro cui compiere l’impresa era stato inizialmente fissato
dapprima al dicembre 2009 e poi slittato al 2011, successivamente al 2013, poi
ancora al 2015, poi ancora al 2016 e infine al dicembre del 2017.
Alla competizione si erano iscritte 33 società scientifiche internazionali ma ora ne sono rimaste in gara solo cinque e proveranno a contendersi sia i premi in
denaro che la gloria. La prima squadra a raggiungere l'obiettivo potrà reclamare il premio
principale da 20 milioni di dollari mentre per
il secondo posto il compenso è di 5 milioni. Ci sono comunque anche altri premi in denaro
per la squadra del robot che riuscirà a percorrere almeno 5 km oppure che fotograferà e filmerà i resti del programma Apollo o altri oggetti di
costruzione umana rimasti sul suolo lunare, verificherà la presenza di
ghiaccio sulla Luna oppure ancora sopravvivrà ad una notte lunare.
Il Google Lunar X Prize dovrà concludersi entro il 31 dicembre del 2017. In caso di successo, si tratterebbe del secondo veicolo operante sulla superficie lunare dopo il rover cinese Chang’e 3 del 2013.
I cinque i team rimasti in gara che proveranno a contendersi i premi in
denaro e la gloria di riuscire per primi nell’impresa sono:
SpaceIl
Da Tel Aviv, Israele, l’azienda no-profit SpaceIl ha
progettato una sorta di cavalletta spaziale, un lander di nome Sparrow,
in grado di atterrare sulla superficie lunare e fare balzi di circa 500 metri.
Se i piani verranno rispettati Sparrow sarà lanciato da un razzo Falcon
della Space X di Elon Musk nella seconda metà del 2017.
Moon Express
Il progetto statunitense Moon Express partirà da Cape Canaveral a
bordo di un piccolo razzo sperimentale chiamato Electron e messo a punto dalla
startup aerospaziale Rocket Lab. Moon Express, il cui lancio è previsto nei
primi mesi del 2017, ha ricevuto anche l’approvazione del governo statunitense.
Synergy Moon
Progettata da un team internazionale di più di 15 paesi, Synergy
Moonviaggerà su un razzo Neptune 8 prodotto dalla Interorbital Systems. Anche
questo razzo, come Electron, non ha mai raggiunto lo spazio prima d’ora.
Team Indus
Il veicolo indiano del Team Indus viaggerà a bordo del razzo Pslv
sviluppato dall’Agenzia spaziale indiana e dall’Indian space research
organization. Visto l’ampio spazio presente sul razzo è previsto un
passaggio anche per Hakuto, il quinto finalista del Google Lunar X
Prize.
Hakuto
Di progettazione giapponese, Hakuto è basato su un sistema di due
rover adatti a muoversi sulla superficie lunare: il più grande e il
principale, Moonraker, ha quattro ruote ed è legato a un altro modulo a
due, chiamato Tetris, e più adatto per l’esplorazione di anfratti e
cavità.
A
questo punto voglio azzardare una previsione. Io credo che la NASA non abbia
alcun interesse affinché qualcuno possa riprendere ed inviare in diretta le
immagini dei resti delle missioni Apollo per il semplice motivo che questi
resti non esistono e di conseguenza il mondo intero scoprirebbe il gigantesco
inganno del falso sbarco sulla Luna. E’ quindi molto più probabile che alla
data del 31 dicembre 2017 nessun robot sarà in grado di raggiungere l’obiettivo
ed il bando sarà dichiarato ufficialmente concluso senza vincitori. Per scoprire
se ho ragione basterà attendere solo dieci
giorni…
Il romanzo è disponibile in formato digitale su:
Il romanzo è disponibile in formato cartaceo su
Nessun commento:
Posta un commento