Ancora
una volta non c’è stato alcun vincitore ed il famoso premio internazionale LUNAR
X PRIZE sponsorizzato da Google non è stato assegnato e si deve quindi considerare definitivamente concluso. Infatti,
come peraltro previsto nel mio precedente post, nessuno dei 5 team di società
scientifiche internazionali è riuscito a raggiungere l’obiettivo di mandare un
minuscolo robot sul suolo lunare così da poter trasmettere sulla Terra delle
immagini in diretta ed in alta definizione da uno dei 6 luoghi in cui
sarebbero sbarcati gli astronauti americani delle missioni Apollo. Il premio
era stato istituito nel lontano febbraio del 2007 ed erano state ben 33 le
società che si erano iscritte con la speranza di raggiungere l’obiettivo e
vincere il premio di 30 milioni di dollari messo in palio da Google. Tutto si
sarebbe dovuto concludere entro il 2009 ma tale termine era stato più volte
prorogato per consentire a tutte le società di avere più tempo per predisporre
progetti e razzi adeguati. Delle 33 società iscritte ben 17 si erano poi
ritirate e delle rimanenti 16 solo 5 avevano proseguito nello sviluppo dei
programmi di lancio.
La Nasa era stata a guardare con una certa preoccupazione al punto che aveva convinto Google a modificare il bando di gara per “consigliare” e di fatto proibire non solo l’allunaggio delle sonde sui luoghi storici dei 6 presunti sbarchi ma addirittura istituendo il divieto di sorvolo su quei luoghi per un raggio di almeno 2 chilometri. A questo punto direi che due cose risultano piuttosto evidenti. La prima è che la Nasa avrebbe dovuto essere ben felice che una sonda di una società straniera potesse inviare delle immagini ad alta definizione della bandiera americana piantata sui luoghi dei presunti sbarchi delle missioni Apollo perché in questo modo sarebbero stati per sempre fugati tutti i dubbi e le perplessità che ancora rimangono inalterate dal lontano 1969. Il fatto stesso che la Nasa abbia posto dei veti per impedirne la possibilità non fa che alimentare nuovi e ulteriori sospetti circa l'autenticità delle missioni Apollo.
La seconda cosa che appare piuttosto evidente è che a distanza di quasi 50 anni dal primo presunto sbarco dell’Apollo 11 e nonostante una tecnologia che non ha confronti con quella del 1969, le migliori società aerospaziali del mondo non siano state in grado di mandare una sonda sulla Luna senza nemmeno l’equipaggio a bordo. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, perfino che la Nasa abbia corrisposto il premio di 30 milioni ad ognuna delle 5 società iscritte purchè rinunciassero a raggiungere l’obiettivo indicato da Google. Così hanno guadagnato tempo e l’inganno quindi può continuare.
La mia domanda è: fino a quando?
Il romanzo è disponibile in formato digitale su:
Il romanzo è disponibile in formato cartaceo su
Nessun commento:
Posta un commento