lunedì 5 ottobre 2015

NUOVI DUBBI DAI RUSSI



La Russia vuole aprire un'indagine per scoprire se gli americani hanno davvero mandato uomini sulla Luna con le missioni Apollo.Vladimir Markin , influente portavoce del Comitato Investigativo del governo russo, ha infatti pubblicato un editoriale sulla Izvestija ( che è stato tradotto in inglese sul Moscow Times perché non sfuggisse a nessuno) , nel quale afferma che un'inchiesta potrebbe "rivelare nuovi retroscena su questi storici viaggi spaziali". In particolare Markin pensa che potrebbe capire meglio per quale ragione la Nasa abbia distrutto i preziosi filmati originali del primo allunaggio di Nei Armstromng e Buzz Aldrin avvenuto nel luglio del 1969, giustificando la decisione con la necessità di contenere i costi. I russi vorrebbero anche sapere che fine abbiano fatto le pietre lunari portate sulla Terra nel corso di svariate missioni e delle quali non si hanno più notizie. Usando una figura retorica per affermare quello che nega Markin ha scritto : "Non vogliamo sostenere che gli americani non siano andati sulla Luna e che abbiano semplicemente girato un film sulla missione ma tutti questi reperti scientifici fanno parte del patrimonio dell'umanità e la loro scomparsa senza lasciare traccia rappresenta una perdita per tutti noi. In questo senso un'indagine potrebbe rivelare che cosa è realmente accaduto."
La Nasa aveva dovuto ammettere già nel 2006 di non essere più in grado di rintracciare gli storici nastri girati nel 1969 durante la missione Apollo 11 ed un'inchiesta interna aveva appurato che questi erano stati cancellati per errore assieme ad altre 200 mila registrazioni per poter riutilizzare le cassette e risparmiare sul badget. E' vero che probabilmente anche alla Nasa lavorano dei cretini ma in tutto il mondo la spiegazione candidamente fornita dal centro di Houston era sembrata talmente sconcertante da risultare poco credibile. L'ente spaziale americano si era difeso affermando di avere comunque rielaborato le immagini di emittenti televisive come la CBS e di averne ricavato filmati persino più nitidi dell'originale ma i russi sospettano che l'operazione sia servita solo ab togliere di mezzo alcuni dettagli che avrebbero potuto rivelare qualcosa di molto imbarazzante se osservati con le tecnologie digitali oggi disponibili. Già nel 1969 l'allora Unione Sovietica aveva dubitato che la missione sulla Luna si fosse effettivamente svolta e Mosca aveva sempre sostenuto che gli Stati Uniti d'America non disponevano ancora della tecnologia necessaria per realizzare un'impresa così complessa ma all'epoca dei fatti quelle insinuazioni erano sembrate solo il frutto dell'invidia e di un clima da guerra fredda . Oggi , dopo le sanzioni seguite alla crisi ucraina, sembra che quello stesso clima sia tornato riportando alla luce tutti i dubbi , i veleni ed i sospetti di allora e lo stesso Markin, dopo 46 anni di silenzi, afferma che presto potrebbe fare delle rivelazioni molto imbarazzanti su questo argomento. In particolare Vladimir Markin chiede di fare chiarezza sulle rocce lunari che hanno avuto una sorte alquanto strana. Già nel 1973 l'allora presidente americano Richard Nixon aveva deciso di donare dei piccoli frammenti lunari sigillati nel plexiglass a decine di Stati nel mondo ma ben 180 di questi reperti sono misteriosamente scomparsi. Alcuni sono stati ritrovati ma la cosa strana è che poi le analisi di verifica hanno riscontrato che essi in realtà erano solo frammenti di rocce terrestri ed allora i dubbi alimentano nuovi e inquietanti sospetti.

Una cosa sola è certa: i reperti lunari donati al museo di Amsterdam da Amstrong e Aldrin in persona sono risultati dei falsi reperti lunari.



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