In quei giorni di esaltazione collettiva e di
orgoglio nazionale americano celebrato da tutti i media a livello mondiale chi
avrebbe mai creduto ai russi ? Erano nella classica e scomoda posizione dei
perdenti e se avessero sollevato dubbi e sospetti ( allora non avevano nessuna
prova in mano) avrebbero solo peggiorato la loro reputazione e quindi rimasero
in silenzio. Nel mondo scientifico però vige una regola universale ed è questa: in caso di
esperimento scientifico, se qualcuno solleva un dubbio o se contesta l'esito del
risultato , affinchè esso venga avvalorato è necessario ripeterlo alla presenza
di chi lo contesta. Se dunque consideriamo lo sbarco sulla Luna come un
esperimento scientifico nel momento in cui numerosi ricercatori indipendenti
dal 1974 in poi hanno sollevato pesanti dubbi sull'autenticità degli sbarchi, che cosa fa invece l'America? Nulla e si limita a considerare come complottismo tutto ciò
che contraddice la versione ufficiale della Nasa. A distanza di quasi 50 anni
nessun astronauta al mondo si è mai allontanato dall'orbita terrestre bassa a
poco più di 400 km dalla terra mentre la Luna dista quasi 400.000
chilometri, cioè una distanza mille volte maggiore. Poichè i complottisti
crescono di numero ad un certo punto sembrava che la Nasa volesse affidare ad
uno scienziato americano (James Osberg) il compito di smantellare tutte le
accuse. Osberg aveva accettato volentieri la proposta ma poi stranamente la
Nasa ci ha ripensato giustificando tale decisione dicendo che questa spesa
sarebbe stata considerata uno spreco di denaro pubblico! Sembra assurdo soprattutto se si considera che le
missioni Apollo sono costate oltre trenta miliardi di dollari e che per la
pubblicazione James Osberg avrebbe chiesto solo un rimborso spese di 15.000
dollari. Non è plausibile allo stesso modo come non lo è il fatto che i nastri originali del primo sbarco siano scomparsi. Se poi si considera che che nel 1969 non esistevano i microchip, le
mappe 3D, i satelliti GPS, le macchine fotografiche digitali eppure per sei
volte in tre anni ben dodici astronauti americani avrebbero camminato sulla
Luna i dubbi aumentano. Si tenga presente inoltre che scienziati come Terry Virts ( stazione spaziale internazionale) e Kelly Smith (missione
Orion) nelle interviste hanno escluso che un uomo possa superare le fasce di van Allen e che
attualmente l'orbita terrestre bassa viene considerato il massimo punto di
sopravvivenza nello spazio. Inoltre c'è l'intervista ad Alan Bean
( astronauta di Apollo 12) che dichiara di non sapere nemmeno se e quando hanno attraversato le
fasce durante la missione lunare. Infine si consideri come i cinesi siano arrivati
con una sonda sulla Luna nel dicembre 2013 cioè ben 41 anni dopo la presunta ultima
missione Apollo 17. Si deve poi considerare che tra il 1972 ed 2013 il progresso tecnologico
ha fatto un balzo così enorme che la tecnologia di allora fa semplicemente
sorridere. Eppure i cinesi, che hanno conoscenze tecnologiche almeno pari se
non superiori a quelle americane ed hanno inoltre una capacità di spesa quasi
illimitata ammettono che non saranno in grado di progettare uno sbarco sulla
luna con un cinese a bordo prima del 2030, cioè 17 anni dopo esserci arrivati
senza equipaggio. Si aggiunga infine che il presidente George Bush aveva promesso già nel 2004 che l'America sarebbe ritornata sulla Luna entro dieci anni e che poi
"stranamente" la promessa è stata dimenticata. La stessa cosa è accaduta nel 2009 quando è stato il presidente Barack Obama ad annunciare con grande enfasi (salvo
poi rimangiarsi "stranamente" la parola) che l'America sarebbe presto
ritornata sulla Luna, "forse già nel 2019". In sostanza nel 1969
c'erano riusciti sei volte in tre anni ma con la tecnologia avanzatissima di oggi invece hanno bisogno di dieci anni per andarci? Si tenga presente inoltre che parliamo
dell'America, il Paese che ha inventato Hollywood ed il cinema, la Patria
delle più grandi menzogne nella storia dell'umanità (come ad esempio le famose
armi chimiche di Saddam Hussein) e che non gode certo di condotte irreprensibili
quando ci sono in ballo miliardi di dollari a prescindere che si tratti di petrolio
o di viaggi sulla luna. Dovremmo quindi fidarci di ciò che affermano?
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