lunedì 16 novembre 2015

CHIEDO TROPPO ?


Un astronauta è un essere umano che viaggia nello spazio. I criteri per determinare il significato di "viaggio nello spazio" sono differenti nelle differenti culture dei singoli Paesi coinvolti. Negli Stati Uniti sono considerati astronauti coloro che superano un’altitudine di 50 miglia (circa 80 km) mentre in Russia per volo spaziale si intende una traiettoria orbitale (orbita geocentrica) che debba fare almeno un giro attorno alla Terra. Se consideriamo i dati ufficiali (aggiornati al 20 giugno 2011) secondo la definizione americana, sono andate nello spazio un totale di 529 persone e queste hanno complessivamente totalizzato oltre 30.000 giorni di permanenza (inclusi più di 100 giorni di passeggiate spaziali). Le persone che fino ad oggi hanno effettuato viaggi nello spazio provengono da 38 Paesi diversi. A vederla così sembrerebbe che lo spazio cosmico sia stato ormai conquistato dall’intraprendenza umana ma quasi tutti si dimenticano di sottolineare un aspetto importante. Sapete a che distanza dalla Terra sono volati gli Shuttle? Forse resterete delusi dal sapere che hanno volato in orbita terrestre bassa, cioè tra i 185 e i 643 km dalla Terra.  Sapete a che distanza massima dalla Terra è arrivata una navicella spaziale con equipaggi a bordo?  Il record appartiene alla navicella Gemini 11 che il 12/09/1966 raggiunse i 1.374 km di distanza dalla Terra. Adesso considerate pure che la Luna è distante dalla Terra 386.000 km. Gli Shuttle sono considerate le macchine spaziali più sofisticate mai realizzate nella storia dell’uomo . Tra il primo lancio avvenuto nel 12/4/1981 e l’ultimo del 21/02/2011 ci sono state ben 135 straordinarie missioni spaziali e tutte si sono concluse con successo ad esclusione delle due tragedie del Challenger (28/01/1986) e del Columbia (01/02/2003). In confronto ai modernissimi Shuttle le navicelle Apollo erano considerate macchine antidiluviane eppure nessuno degli Shutlle ha mai superato la quota di 643 Km di distanza dalla Terra. Stranamente  non solo gli Shuttle ma nessuna altra navicella al mondo, dopo il presunto sbarco sulla Luna,  si è mai avventurata oltre l’orbita terrestre bassa, quella che è compresa tra i 160 ed i 2000 km., che, guarda caso, è proprio il limite oltre il quale le fasce di van Allen diventano letali per la sopravvivenza dell’uomo. Non solo gli americani ed i russi, ma nessun altro astronauta si è mai avventurato oltre tale limite. Di studi sulle fasce di van Allen ce ne sono a centinaia con conclusioni di vario genere e spesso contrastanti tra loro. Quando però si vuole dimostrare qualcosa di scientifico, ove ci siano dubbi sui risultati, la cosa più saggia e risolutiva è quella di dimostrare i risultati asseriti ripetendo la prova. Invece, guarda caso, dal 1972 in poi nessun astronauta, di nessuna Nazionale al mondo, non solo non è mai mai tornato sulla Luna, ma non è nemmeno riuscito a superare quell’orbita terrestre bassa dove la nostra simpatica Samanta Cristoforetti ha trascorso sei mesi sulla Stazione orbitante internazionale (a soli 380 Km di distanza dalla Terra). Quindi vi chiedo una cortesia.  Voi siete assolutamente convinti che tra il 1969 ed il 1972 gli americani abbiano davvero mandato sei diverse missioni sulla Luna e che 12 astronauti ci abbiano camminato sopra saltellando allegramente passando da +130 gradi della zona al sole a -100 in quella all’ombra come se nulla fosse? Beh, io non lo sono per niente ma  non pretendo che ripetiate l’esperimento (tanto so già la risposta, cioè non si buttano via soldi per fare una cosa che si è già fatta, giusto?) ma mi basterebbbe che una missione con equipaggio a bordo arrivi almeno fino all’orbita terrestre alta dove ci sono le stazioni satellitari GPS posizionate a 35.790 km dalla Terra. In fondo questa è una distanza undici volte inferiore a quella della Luna ( 386.000 km) e non dovrebbe essere poi così difficile no?  Ecco, mi basterebbe questo, perché allora verrebbe finalmente dimostrato che l’uomo è in grado di superare indenni le fasce di Van Allen le cui radiazioni cosmiche  risultano particolarmente intense e letali tra i 14.500 km ed i 19.000 km dalla Terra. Se gli americani non vogliono farlo perché troppo impegnati a mandare sonde su Marte, mi accontento anche di una navicella russa, cinese, giapponese o indiana purchè abbia astronauti a bordo. Chiedo troppo? 



                                          Il romanzo è disponibile in formato digitale su:

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