La luce del sole si
diffonde sempre in maniera uniforme sia sulla superficie terrestre che sulla
Luna. Le immagini del primo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969 contraddicono
però questa inderogabile legge universale e sono la prima evidenza del gigantesco
inganno. Basta prendere il fotogramma originale di questa immagine dell’Apollo
11 classificata come AS11-40-5903 (si può trovare sul sito della Nasa http://www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html)
e poi ridurre gradualmente la luminosità sullo schermo del proprio computer per
rendersi conto che la fonte luminosa non può essere il sole. Il cono d’ombra
che si crea ai lati dimostra in maniera evidente che sono state
utilizzate delle lampade ad incandescenza e questa incongruenza condanna
le foto lunari senza possibilità di scampo. Se si utilizzano gli spot da cinema
di notte, sia in studio che in esterni, bisogna avere l’accortezza di usarne
uno solo, per evitare doppie ombre ma questa purtroppo è una grossa limitazione
perché ti permette di illuminare solo una zona di terreno piuttosto limitata. Tutto intorno al cono di luce
proiettato dallo spot, infatti, si verificherà una zona di ombra progressiva,
fino al buio assoluto.
Ed ecco cosa succede, in tali condizioni, se si allarga
un po’ troppo l’inquadratura. La parte di terreno più lontana dal soggetto
risulta degradare verso l’ombra, mentre, se davvero ad illuminare fosse il
sole, tutto il terreno dovrebbe risultare illuminato in maniera uniforme anche perché
la zona di allunaggio del LEM era praticamente piatta e non ci poteva essere nulla che potesse proiettare ombre di quel tipo sul
terreno circostante. E allora come mai
il sole si dimentica di illuminare la zona di terreno man mano che ci si
allontana dall’astronauta? Riducendo la luminosità dell’immagine al computer si
ottiene esattamente la situazione che viene proposta nella foto seguente e che
inoltre , guarda caso, è curiosamente lo stesso effetto che si otterrebbe
fotografando l’astronauta proprio con degli spot da cinema, sia in studio che
in esterni, di notte.
Mi ritorna in mente la
risposta che un giorno il celebre fotografo Oliviero Toscani diede durante una sua intervista.
"Le foto sulla Luna? Se le avessero chieste a me,
quelle foto dell’uomo sulla Luna le avrei fatte molto meglio."
Insomma anche per lui le immagini
dell’allunaggio – trasmesse dalla Nasa in mondovisione nel 1969 – sono un
falso, palese e grossolano.
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