lunedì 1 febbraio 2016

DOVE SONO LE STELLE ?


Bill Kaysing sosteneva che basta una sola cosa per provare la simulazione degli sbarchi sulla Luna: la mancanza delle stelle nelle fotografie lunari e di esse nei discorsi degli astronauti dell’Apollo. Eppure, come sottolineava Ralph Renè, gli astronauti in orbita lunare durante il passaggio nel cono d’ombra della Luna eclissante il Sole, avrebbero dovuto trovarsi di fronte a una visione maestosa della Via Lattea e delle altre galassie nonché dei pianeti vicini come Marte e Venere. Invece niente, mutismo assoluto.Nelle centinaia di fotografie scattate sulla Luna non c’è nemmeno una che mostri una stella perché durante i sei sbarchi sulla luna si sono dimenticati di portare un cavalletto per scattare delle immagini con tempo di esposizione più lungo.Eppure l’astronauta statunitense Terry Virts, dal novembre scorso nello spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha pubblicato sul suo accesso Twitter meravigliose immagini mozzafiato delle stelle scattate da lassù. Virts ha scritto “Non ci sono parole da aggiungere a questa veduta notturna“.Si tratta dell’ennesima contraddizione che gli assertori della conquista della Luna faticheranno sempre più a spiegare. E poi durante l’intervista Terry Virts ha aggiunto che presto la Nasa progetterà dei sistemi  per poter viaggiare nello spazio verso luoghi lontani e andare su Marte e sulla Luna. Per adesso l’orbita terrestre bassa è il punto più lontano dalla Terra dove l’uomo può sopravvivere. Cioè a solo 380 chilometri dalla Terra. Visto che Terry Virts è un astronauta americano e non è certamente un complottista,  viene naturale porsi una domanda : ma se oggi l’uomo non sopravvive oltre una distanza di 380 chilometri dalla Terra , come hanno fatto gli americani a sbarcare sulla Luna nel 1969 a 384.000 chilometri di distanza? Così, giusto per curiosità…


 
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