Ricerche
condotte dagli scienziati della NASA dimostrano che la regolite sollevata dagli
scarichi dei moduli lunari può fare il giro del satellite prima di posarsi
nuovamente al suolo. Questo interessante fenomeno può influire però sugli
attuali progetti per il ritorno sulla Luna. Nel 2007 la NASA ha annunciato di avere in programma il ritorno
sul nostro satellite entro il prossimo decennio (entro il 2017) e con
progetti per stabilire una permanenza duratura. Ci saranno avamposti, rover,
depositi per lo stoccaggio ed equipaggiamento minerario. I veicoli spaziali
atterreranno e ripartiranno ad oltranza sollevando detriti che potrebbero
volare molto lontano e Metzger è già al lavoro per analizzare a fondo la
problematica nei laboratori del Granular Mechanics and Surface Systems del KSC. “Le rocce non sono un problema. Le navi spaziali
lunari saranno ben più piccole dello Shuttle e non avranno bisogno di così
tanta energia per sfuggire alla gravità lunare. I filmati eseguiti dall’Apollo
circa gli atterraggi e le partenze non hanno mostrato nulla di più grande di
granelli di ghiaia spinti via dai gas di scarico del razzo. Ma è proprio
sulla polvere lunare (la regolite) che Metzger sta focalizzando l’attenzione.
Qui sulla Terra infatti, nessuno presta molta attenzione alla sabbia sollevata
dai propulsori di lancio perché “l’atmosfera rallenta rapidamente le particelle
leggere, che poi ricadono docilmente al suolo dopo pochi metri, ” ci spiega.
“Ma sulla Luna non c’è nessuna atmosfera che rallenti le piccole particelle e
la sabbia fine può percorrere enormi distanze ad alta velocità, investendo
tutto ciò che incontra lungo la sua traiettoria.”
Il romanzo è disponibile in formato cartaceo su
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