lunedì 18 luglio 2016

I MISTERI DELLA REGOLITE


Ricerche condotte dagli scienziati della NASA dimostrano che la regolite sollevata dagli scarichi dei moduli lunari può fare il giro del satellite prima di posarsi nuovamente al suolo. Questo interessante fenomeno può influire però sugli attuali progetti per il ritorno sulla Luna. Nel 2007 la NASA ha annunciato di avere in programma il ritorno sul nostro satellite entro il prossimo decennio (entro il 2017) e con progetti per stabilire una permanenza duratura. Ci saranno avamposti, rover, depositi per lo stoccaggio ed equipaggiamento minerario. I veicoli spaziali atterreranno e ripartiranno ad oltranza sollevando detriti che potrebbero volare molto lontano e Metzger è già al lavoro per analizzare a fondo la problematica nei laboratori del Granular Mechanics and Surface Systems del KSC. “Le rocce non sono un problema. Le navi spaziali lunari saranno ben più piccole dello Shuttle e non avranno bisogno di così tanta energia per sfuggire alla gravità lunare. I filmati eseguiti dall’Apollo circa gli atterraggi e le partenze non hanno mostrato nulla di più grande di granelli di ghiaia  spinti via dai gas di scarico del razzo. Ma è proprio sulla polvere lunare (la regolite) che Metzger sta focalizzando l’attenzione. Qui sulla Terra infatti, nessuno presta molta attenzione alla sabbia sollevata dai propulsori di lancio perché “l’atmosfera rallenta rapidamente le particelle leggere, che poi ricadono docilmente al suolo dopo pochi metri, ” ci spiega. “Ma sulla Luna non c’è nessuna atmosfera che rallenti le piccole particelle e la sabbia fine può percorrere enormi distanze ad alta velocità, investendo tutto ciò che incontra lungo la sua traiettoria.”



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