Oggi L’America e la Nasa non vogliono solo arrivare su Marte e sui
satelliti più vicini con equipaggi umani a bordo ma vogliono esplorare
lo spazio profondo e andare addirittura oltre il sistema solare fino a
raggiungere altre galassie. L’ambizione potrebbe apparire del tutto legittima e
perfino realistica se uno non si rendesse conto della realtà dei fatti facendo
un semplice ragionamento.
Marte è distante dalla Terra 56 milioni di chilometri (nel punto
minimo, mentre in quello massimo arriva a 401 milioni di chilometri).
La Luna è distante dalla
Terra 383.000 chilometri.
La stazione spaziale internazionale orbita attorno alla Terra
alla distanza di soli 380 chilometri.
Dal 1972 nessun uomo ha mai superato l’orbita bassa (ma in
realtà le missioni Apollo erano una finzione) e nessun equipaggio si è mai
allontanato dalla Terra oltre i 643 chilometri con le missioni Space Shuttle.
Dal 2005 la missione Orion cerca di mandare un equipaggio a soli
5.000 chilometri dalla Terra ed è costretta a rinviare la missione perché le
schermatura della navicella non riesce a garantire la sopravvivenza contro le radiazioni cosmiche
delle fasce di van Allen
Se uno potesse riflettere sui dati di fatto si renderebbe conto
dell’assurdità di ciò che viene lasciato credere dalla Nasa.
Insomma ci vogliono far credere che sia fattibile che un
equipaggio possa andare su Marte a 56 milioni di chilometri di distanza con un viaggio alla velocità di 58.000 km/h che
durerebbe 39 giorni (oppure 289 giorni nel punto dell’orbita più lontano)
mentre invece ancora oggi nessuno è in grado di andare oltre i miseri 643 chilometri dalla Terra!
Eppure La Nasa continua a diffondere annunci di un imminente missione
spaziale (forse già nel 2024 !) per
mandare i primi uomini su Marte. Il fatto di diffondere queste notizie in
realtà ha uno scopo ben preciso ed è quello di spostare l’attenzione su Marte, in maniera
tale da poter considerare la conquista della Luna come un fatto acquisito su
cui non vale la pena di investire altro denaro perché ogni sforzo deve essere
concentrato su nuove e più ambiziose conquiste.
Nel frattempo l’ente spaziale cinese, che nel 2013 è riuscita a
mandare una sonda automatica sul nostro satellite, ha in programma di mandare degli uomini sulla
Luna ma ha ammesso che “nessuno” sarà in grado di farlo prima del 2030. Quel “nessuno”
va interpretato nel senso più stretto, appunto perché fino ad ora "nessuno" ci è
mai arrivato.
E per distogliere l’attenzione cosa c’è di meglio del cinema? Infatti
tra poco più di un mese uscirà nelle sale di tutto il mondo “Il primo uomo”, ossia la celebrazione
americana della missione Apollo 11 con il supporto generoso di una gigantesca campagna pubblicitaria che sta occupando ogni spazio
mediatico. In questo bisogna riconoscere
che gli americani sono straordinariamente abili. L’arte di rendere vera una missione falsa.
Il romanzo è disponibile in formato digitale su:
Il romanzo è disponibile in formato cartaceo su
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