Tra
le innumerevoli cose poco credibili delle missioni Apollo c’è ne una in
particolare che a mio avviso non viene considerata abbastanza pur essendo
davvero clamorosa.
Di
che cosa si tratta? Ve lo spiego subito.
Dunque
io per un attimo mi sono immaginato di essere al vertice di comando della Nasa
e di dover organizzare nei minimi dettagli le missioni Apollo. Poiché era
evidente che la conquista della Luna da parte degli americani avrebbe provocato
un interesse mediatico planetario era del tutto condivisibile l’idea di voler immortalare l’impresa del secolo con decine di ore di filmati da trasmettere in TV assieme
a migliaia di scatti fotografici in bianco e nero e a colori. Fin qui siamo
tutti d’accordo ed infatti durante le sei trionfali missioni dell’Apollo 11-12-14-15-16-17 sono state
scattate complessivamente 13.887 immagini delle quali ben 5.771 eseguite durante
le passeggiate lunari.
Tutto
bene dunque? Invece no, proprio per niente perché in tutti questi meravigliosi
scatti c’è qualcosa di stonato e di assurdo che sfugge ad una qualsiasi logica
razionale.
Non
lo avete immaginato? Beh, allora sarò più diretto e lo spiegherò in parole molto
semplici.
Il
fatto è che tra le 5.771 immagini che sarebbero state scattate sulla Luna gli
astronauti hanno fotografato da ogni angolazione possibile la bandiera
americana, la storica impronta sulla sabbia lunare, il LEM, gli specchi solari,
i vari attrezzi per la misurazione del vento solare, il rover, le rocce, le
colline lunari, i crateri, una bibbia in miniatura, un disco in metallo con
incisi i messaggi di vari capi di stato e del Papa, una statuetta a ricordo
degli astronauti morti, una fotografia della famiglia di un astronauta, perfino
un astronauta mentre gioca a golf e molto altro ancora.
Hanno
immortalato praticamente qualsiasi inezia ad esclusione delle due sole cose veramente
importanti: la Terra e le stelle! Eppure la
volta celeste vista dalla Luna, completamente libera dall’atmosfera e dalle
nubi, doveva apparire uno spettacolo di una bellezza straordinaria oltre a
costituire la prova inoppugnabile dello sbarco.
Mi
vengono allora in mente le parole di Bill Kaysing, che già nel lontano 1974 osò
mettere clamorosamente in dubbio l’autenticità delle missioni Apollo con il suo
libro (We never went to the moom - non
siamo mai stati sulla Luna). Le sue parole furono: “È come se voi foste andati a visitare le cascate del
Niagara ed invece di fotografarle avreste fatto solo la foto ricordo del panino
che avevate mangiato”.
Visto che
non può ovviamente trattarsi di una dimenticanza (in tutte e 6 le missioni?) viene
allora spontaneo domandarsi perché cavolo non lo hanno mai fatto.
La risposta c’è
ed è molto semplice. Dovendo falsificare
gli sbarchi sulla Luna con immagini scattate a terra il problema più insormontabile
era proprio quello di fotografare la Terra vista dalla Luna in maniera verosimile ed una volta compreso che quelle
immagini non sarebbero risultate credibili hanno semplicemente deciso di non farle.
Immagino già
la prima reazione del debunker di turno e cioè che però esiste un’immagine della
Terra vista dalla Luna (classificata con la sigla AS17-134-20471) e
sarebbe stata scattata durante l’ultima missione lunare dell’Apollo
17 nel dicembre 1972. L’immagine in effetti ritrae
l’astronauta Eugene Cernan e nel cielo nero dietro di lui si vede piuttosto
bene la Terra. Peccato però che in questa immagine, analizzata al computer dagli
esperti, la Terra risulti essere stata
inserita con un grossolano fotomontaggio che poi la stessa Nasa era stata
costretta a dover ammettere giustificandosi con il fatto che lo scopo era solo
quello di rendere l’immagine più scenografica.
E allora qual'è la posizione ufficiale della Nasa relativamente
alla mancanza delle Terra nelle immagini delle missioni Apollo? La spiegazione fornita dalla
Nasa era che l’angolo di inclinazione della Terra rispetto al cielo lunare
impediva di fatto agli astronauti di poterla inquadrare così come ben schematizzato nell’immagine
qui sotto.
Il
ragionamento sembrerebbe condivisibile. Tutto a posto allora?
Assolutamente
no, perché è ridicolo pensare che per arrivare sulla Luna gli americani
sarebbero stati capaci di risolvere una serie infinita di problemi
insormontabili e di fronte all’ipotesi di dover inclinare di pochi gradi una macchina
fotografica per poter riprendere la Terra si siano arresi subito e ci abbiano
rinunciato. Ma se avevano pensato ad ogni più piccolo dettaglio possibile che si siano dimenticati di fare
proprio l’unica cosa che uno dovrebbe
fare una volta messo piede sulla Luna, e cioè un bel ritratto della Terra
in primo piano e poi magari anche delle meravigliose
costellazioni dopo aver perso qualche minuto per posizionare la macchina fotografica su un piccolo cavalletto?
Possibile che dopo aver scattato centinaia e centinaia di inutili foto
non abbiano sentito il bisogno di soddisfare il proprio inesauribile orgoglio
patriottico fotografando anche la propria amata America?
No, io non
lo credo possibile e allora se non lo hanno fatto era solo perché non potevano
farlo. E se non lo potevano fare era solo perché non erano sulla Luna.
Semplice no?
Già, la
risposta più semplice è quasi sempre quella giusta…
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