martedì 28 agosto 2018

SI SONO DIMENTICATI DI FOTOGRAFARE LA TERRA?



Tra le innumerevoli cose poco credibili delle missioni Apollo c’è ne una in particolare che a mio avviso non viene considerata abbastanza pur essendo davvero clamorosa.
Di che cosa si tratta? Ve lo spiego subito.
Dunque io per un attimo mi sono immaginato di essere al vertice di comando della Nasa e di dover organizzare nei minimi dettagli le missioni Apollo. Poiché era evidente che la conquista della Luna da parte degli americani avrebbe provocato un interesse   mediatico planetario era  del tutto condivisibile l’idea di voler  immortalare l’impresa del secolo  con  decine di ore di filmati da trasmettere in TV assieme a migliaia di scatti fotografici in bianco e nero e a colori. Fin qui siamo tutti d’accordo ed infatti durante le sei trionfali missioni  dell’Apollo 11-12-14-15-16-17 sono state scattate complessivamente 13.887 immagini delle quali ben 5.771 eseguite durante le passeggiate lunari.
Tutto bene dunque? Invece no, proprio per niente perché in tutti questi meravigliosi scatti c’è qualcosa di stonato e di assurdo che sfugge ad una qualsiasi logica razionale.
Non lo avete immaginato? Beh, allora sarò più diretto e lo spiegherò in parole molto semplici.
Il fatto è che tra le 5.771 immagini che sarebbero state scattate sulla Luna gli astronauti hanno fotografato da ogni angolazione possibile la bandiera americana, la storica impronta sulla sabbia lunare, il LEM, gli specchi solari, i vari attrezzi per la misurazione del vento solare, il rover, le rocce, le colline lunari, i crateri, una bibbia in miniatura, un disco in metallo con incisi i messaggi di vari capi di stato e del Papa, una statuetta a ricordo degli astronauti morti, una fotografia della famiglia di un astronauta, perfino un astronauta mentre gioca a golf e molto altro ancora.
Hanno immortalato praticamente qualsiasi inezia ad esclusione delle due sole cose veramente importanti:  la Terra e le stelle! Eppure la volta celeste vista dalla Luna, completamente libera dall’atmosfera e dalle nubi, doveva apparire uno spettacolo di una bellezza straordinaria oltre a costituire la prova inoppugnabile dello sbarco.
Mi vengono allora in mente le parole di Bill Kaysing, che già nel lontano 1974 osò mettere clamorosamente in dubbio l’autenticità delle missioni Apollo con il suo libro (We never went to the moom - non siamo mai stati sulla Luna). Le sue parole furono: “È come se voi foste andati a visitare le cascate del Niagara ed invece di fotografarle avreste fatto solo la foto ricordo del panino che avevate mangiato”. 
Visto che non può ovviamente trattarsi di una dimenticanza (in tutte e 6 le missioni?) viene allora spontaneo domandarsi perché cavolo non lo hanno mai fatto.
La risposta c’è ed è molto semplice.  Dovendo falsificare gli sbarchi sulla Luna con immagini scattate a terra il problema più insormontabile era proprio quello di fotografare la Terra vista dalla Luna in maniera verosimile ed una volta compreso che quelle immagini non sarebbero risultate credibili hanno semplicemente deciso di non farle.
Immagino già la prima reazione del debunker di turno e cioè che però esiste un’immagine della Terra vista dalla Luna (classificata con la sigla AS17-134-20471) e sarebbe stata scattata durante l’ultima missione lunare  dell’Apollo 17  nel dicembre 1972. L’immagine in effetti ritrae l’astronauta Eugene Cernan e nel cielo nero dietro di lui si vede piuttosto bene la Terra. Peccato però che in questa immagine, analizzata al computer dagli esperti, la Terra risulti essere stata inserita con un grossolano fotomontaggio che poi la stessa Nasa era stata costretta a dover ammettere giustificandosi con il fatto che lo scopo era solo quello di  rendere  l’immagine più scenografica.


E allora qual'è la posizione ufficiale della Nasa  relativamente alla mancanza delle Terra nelle immagini delle missioni Apollo?  La spiegazione fornita dalla Nasa era che l’angolo di inclinazione della Terra rispetto al cielo lunare impediva di fatto agli astronauti di poterla inquadrare  così come ben schematizzato nell’immagine qui sotto.


Il ragionamento sembrerebbe condivisibile. Tutto a posto allora? 
Assolutamente no, perché è ridicolo pensare che per arrivare sulla Luna gli americani sarebbero stati capaci di risolvere una serie infinita di problemi insormontabili e di fronte all’ipotesi di dover inclinare di pochi gradi una macchina fotografica per poter riprendere la Terra si siano arresi subito e ci abbiano rinunciato. Ma se avevano pensato ad ogni più piccolo dettaglio  possibile che si siano dimenticati di fare proprio l’unica  cosa che uno dovrebbe fare  una volta messo piede sulla Luna, e cioè un bel ritratto della Terra in primo piano  e poi magari anche delle meravigliose costellazioni dopo aver perso qualche minuto  per posizionare la macchina fotografica su un piccolo cavalletto? Possibile che dopo aver scattato centinaia e centinaia  di inutili foto non abbiano sentito il bisogno di soddisfare il proprio inesauribile orgoglio patriottico fotografando anche la propria amata America?
No, io non lo credo possibile e allora se non lo hanno fatto era solo perché non potevano farlo. E se non lo potevano fare era solo perché non erano sulla Luna.
Semplice no?
Già, la risposta più semplice è quasi sempre quella giusta…



















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