mercoledì 27 aprile 2016

L'ABITUDINE DELLA NASA DI MENTIRE


Quando pensiamo alla Terra vista dallo spazio, ci viene subito  in mente la celebre  fotografia “Blue Marble“ (Biglia blu) che venne scattata il 7 dicembre 1972 dall’equipaggio dell’Apollo 17  durante l’ultima spedizione lunare. La NASA ci dice che lo scatto avvenne a 5 ore e 6 minuti dal lancio a una distanza di 45 mila km dalla superficie terrestre. E’ una delle rarissime immagini che ritraggono il nostro pianeta interamente illuminato ed è usata nei libri scolastici di tutto il mondo. Però nel 2002, l’ente spaziale americano diffuse un’altra immagine simile chiamata “Blue Marble II” che divenne molto più nota poiché inclusa nella pagina iniziale di default del primo iphone della Apple.






Qualche occhio particolarmente acuto notò che alcuni corpi nuvolosi su questa “biglia” assai cangiante erano ripetuti con il copia & incolla. Insomma, si tratta di un falso. Errore fatale è stato di piazzarla su uno schermo osservato da milioni di persone.



La NASA dovette ammettere con un certo  imbarazzo che si trattava di una “composizione” anziché di un’immagine autentica. Come al solito, le immagini spaziali “vere”  sono indistinguibili e perfettamente intercambiabili con le “interpretazioni artistiche”. Il problema è che, negli anni successivi alle missioni Apollo, la NASA ha diramato numerose “Biglie blu” e quella fasulla sull’iphone è solo una delle tante. Ma purtroppo è così abituata a mentire, falsificare e manipolare le immagini che ormai non fa nemmeno più notizia.  La NASA è una compagnia hollywoodiana travestita da ente a scopo scientifico.





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