Quando pensiamo alla Terra vista dallo spazio, ci
viene subito in mente la celebre fotografia “Blue Marble“ (Biglia blu)
che venne scattata il 7 dicembre 1972 dall’equipaggio dell’Apollo 17 durante l’ultima spedizione lunare. La NASA ci
dice che lo scatto avvenne a 5 ore e 6 minuti dal lancio a una distanza di 45
mila km dalla superficie terrestre. E’ una delle rarissime immagini che
ritraggono il nostro pianeta interamente illuminato ed è usata nei libri
scolastici di tutto il mondo. Però nel 2002, l’ente spaziale americano diffuse
un’altra immagine simile chiamata “Blue Marble II” che divenne molto più nota poiché inclusa nella pagina iniziale di default del primo iphone della
Apple.
Qualche occhio particolarmente acuto
notò che alcuni corpi nuvolosi su questa “biglia” assai cangiante erano
ripetuti con il copia & incolla. Insomma, si tratta di un falso. Errore
fatale è stato di piazzarla su uno schermo osservato da milioni di persone.
La NASA dovette ammettere con un certo imbarazzo che si trattava di una “composizione” anziché di un’immagine
autentica. Come al solito, le immagini spaziali “vere” sono indistinguibili e perfettamente
intercambiabili con le “interpretazioni artistiche”. Il problema è che, negli
anni successivi alle missioni Apollo, la NASA ha diramato numerose “Biglie blu”
e quella fasulla sull’iphone è solo una delle tante. Ma purtroppo è così abituata a mentire, falsificare e manipolare le immagini che ormai non fa nemmeno più notizia. La NASA è una compagnia hollywoodiana travestita da ente a scopo scientifico.
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