Il
27 gennaio 1967, i tre astronauti Grissom, White e Chaffee muoiono
nell’incendio della capsula spaziale della rampa 34. Il Senato americano attiva
una Commissione d’inchiesta. Thomas Baron, dipendente di una delle aziende di
supporto alla NASA, muove accuse pesantissime all’intera missione Apollo.
Quelle accuse sono così pesanti da far ritenere impossibile che gli americani
fossero mai stati in grado di raggiungere la Luna. Il 27 aprile 1967, pochi
giorni dopo la sua deposizione, Thomas Baron muore in uno strano incidente
stradale ed il suo dossier di 500 pagine scompare misteriosamente . Ecco uno
stralcio della deposizione di Thomas Ronal Baron resa di fronte alla
sottocommissione del Senato per investigare le cause dell’incendio alla rampa
34, in cui morirono tre astronauti americani. Mr Teague è il presidente della
commissione e quello che segue è la fedele trascrizione del dialogo.
Mr. Teague:
Con le condizioni che lei ci ha
illustrato qui, crede lei che potremmo avere successo in uno dei nostri
tentativi?
Mr Baron:
Mr Baron:
Nossignore, nossignore, non credo
proprio
Mr. Teague:
Mr. Teague:
Però abbiamo avuto un sacco di
successi, giusto?
Mr Baron:
Mr Baron:
Sissignore, li avete avuti, ma non
con il programma Apollo.
Questi sono i
fatti. Quindi ci sono solo due possibilità.
La prima ipotesi riguarda
la possibilità che gli scienziati americani siano dotati di un'intelligenza
superiore (di origine divina o tramandata dagli alieni) mentre per
contro gli scienziati russi e cinesi siano così idioti da non riuscire a
sbarcare sulla luna nemmeno 60 anni dopo gli americani.
La seconda ipotesi invece
presuppone che gli scienziati americani abbiano la stessa intelligenza dei
russi e cinesi e che, esattamente come loro, ancora oggi non sono in grado di
arrivare sulla luna.
Questo però implica la
conclusione che non ci siano mai stati.
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