domenica 7 febbraio 2016

LE IMPRONTE IMPOSSIBILI



Tratto dal romanzo storico
IL GIORNO DELLA VERITÀ
Pubblicato da Youcanprint

«Ecco, quella che vedi è una delle foto più famose tra quelle scattate sul suolo lunare e mostra un primo piano della prima impronta umana lasciata sul nostro satellite.»
Sara si concentrò sull’immagine. L’impronta appariva estremamente nitida ed il contrasto tra il bianco e nero sembrava enfatizzare i contorni dei solchi tanto che questi risultavano nitidi come linee scolpite nella sabbia lunare.
«Adesso invece guarda quest’altra… noti qualche differenza?»
«Non saprei... a me sembrano uguali.»
«Infatti non ci sono differenze!»
«E allora? Non vedo quale sia il problema!»
«Per la NASA invece è decisamente un grosso problema perché la prima immagine è stata scattata sulla Luna mentre la seconda è stata scattata nei laboratori della NASA utilizzati per le simulazioni di volo.»
«Non capisco...»
«Hai ragione a non capire ed infatti nessuno è in grado di comprendere come sia possibile che gli astronauti abbiano lasciato impronte identiche nonostante la differenza di gravità che esiste sulla Luna rispetto alla Terra e nonostante la differenza della composizione chimica del suolo lunare. Inoltre sulla Terra l’umidità costituisce la principale ragione della plasticità di un sedimento mentre il suolo lunare è contraddistinto dalla sua assoluta mancanza. Sulla Terra la tensione superficiale dell’acqua, contenuta in piccola percentuale nella sabbia o nelle polveri, riesce ad impedire lo scivolamento dei granelli di sabbia l’uno sull’altro. Sulla sabbia completamente arida invece è praticamente impossibile lasciare impronte ben definite per cui è evidente che hanno commesso un errore madornale. A questa legge della fisica possono fare eccezione solo i minerali come il talco che però non è mai stato rilevato nella composizione delle polveri lunari. Un certo Alan Binder del Lunar Research Institute aveva ipotizzato l’idea che ci potesse essere una consistente presenza d’acqua ai poli lunari e questo avrebbe potuto spiegare quel tipo di impronta così nitida. Sfortunatamente per la NASA tale ipotesi si è dimostrata insostenibile il 31 luglio 1999 quando i 160 chilogrammi della sonda Lunar Prospector sono affondati nel soffice terreno del Polo sud lunare, innalzando una nuvola di detriti che sono risultati visibili sia dagli osservatori terrestri che dal telescopio spaziale Hubble
«Quindi tu dici che...»
«Dico che sicuramente una delle due foto è sbagliata. Siccome la foto realizzata nei laboratori sulla Terra è riproducibile solo nei luoghi dove c’è umidità o presenza d’acqua si deve desumere che quella scattata sulla Luna non possa in nessun modo essere eguale e nemmeno simile a quella scattata sulla Terra a meno che...»
«A meno che non sia stata scattata anch’essa sulla Terra, giusto?»



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