Tratto dal romanzo
storico
IL GIORNO DELLA VERITÀ
Pubblicato da Youcanprint
«Ecco, quella che vedi è una delle foto più famose tra quelle scattate sul
suolo lunare e mostra un primo piano della prima impronta umana lasciata sul
nostro satellite.»
Sara si concentrò sull’immagine. L’impronta appariva estremamente nitida
ed il contrasto tra il bianco e nero sembrava enfatizzare i contorni dei solchi
tanto che questi risultavano nitidi come linee scolpite nella sabbia lunare.
«Adesso invece guarda quest’altra… noti qualche differenza?»
«Non saprei... a me sembrano uguali.»
«Infatti non ci sono differenze!»
«E allora? Non vedo quale sia il problema!»
«Per la NASA invece è decisamente un grosso problema perché la prima immagine
è stata scattata sulla Luna mentre la seconda è stata scattata nei laboratori
della NASA utilizzati per le simulazioni di volo.»
«Non capisco...»
«Hai ragione a non capire ed infatti nessuno è in grado di comprendere
come sia possibile che gli astronauti abbiano lasciato impronte identiche
nonostante la differenza di gravità che esiste sulla Luna rispetto alla Terra e
nonostante la differenza della composizione chimica del suolo lunare. Inoltre
sulla Terra l’umidità costituisce la principale ragione della plasticità di un
sedimento mentre il suolo lunare è contraddistinto dalla sua assoluta mancanza.
Sulla Terra la tensione superficiale dell’acqua, contenuta in piccola
percentuale nella sabbia o nelle polveri, riesce ad impedire lo scivolamento dei
granelli di sabbia l’uno sull’altro. Sulla sabbia completamente arida invece è praticamente
impossibile lasciare impronte ben definite per cui è evidente che hanno
commesso un errore madornale. A questa legge della fisica possono fare
eccezione solo i minerali come il talco che però non è mai stato rilevato nella
composizione delle polveri lunari. Un
certo Alan Binder del Lunar Research
Institute aveva ipotizzato l’idea che ci potesse essere una consistente
presenza d’acqua ai poli lunari e questo avrebbe potuto spiegare quel tipo di
impronta così nitida. Sfortunatamente per la NASA tale ipotesi si è dimostrata
insostenibile il 31 luglio 1999 quando i 160 chilogrammi della sonda Lunar Prospector sono affondati nel
soffice terreno del Polo sud lunare, innalzando una nuvola di detriti che sono risultati
visibili sia dagli osservatori terrestri che dal telescopio spaziale Hubble.»
«Quindi tu dici che...»
«Dico che
sicuramente una delle due foto è sbagliata. Siccome la foto realizzata nei
laboratori sulla Terra è riproducibile solo nei luoghi dove c’è umidità o
presenza d’acqua si deve desumere che quella scattata sulla Luna non possa in
nessun modo essere eguale e nemmeno simile a quella scattata sulla Terra a meno
che...»
«A meno che non sia stata scattata anch’essa sulla
Terra, giusto?»
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