David Percy è un
fotografo che ha presentato le prove per dimostrare come la NASA abbia
falsificato volutamente e con premeditazione le famose fotografie del presunto
allunaggio. Si tratta di una corposa documentazione che svela nei
dettagli tutti gli errori commessi nelle riprese fotografiche e che
ora diventano un atto di accusa pesante per tutti quelli che ancora si ostinano
a credere agli sbarchi americani sulla Luna. In particolare Percy ha criticato
l’uso dell'illuminazione addizionale sulla Luna e le inquadrature della
macchina fotografica fatte ad un’altezza eccessiva, laddove invece le
fotografie dovevano essere scattate con l'Hasselblad fissata all’altezza dello
sterno. Ad analizzare quelle foto sono stati diversi esperti, tra i quali il
fisico David Groves che in particolare giudicò le foto piene di anomalie e
incongruenze. David Percy ritiene che la Nasa, subito dopo il fallimento
dell'Apollo 1 e la tragica morte dei tre astronauti, si convinse di non
possedere tutte le conoscenze necessarie per arrivare sulla Luna ma
poichè non poteva in alcun modo perdere la faccia con i ruussi
nella corsa allo spazio e soprattutto i 30 miliardi di di dollari di
finanziamenti già concessi , si convinse di mettere in scena il
gigantesco inganno. Se si osservano attentamente queste due immagini nessuno
può spiegare tecnicamente da dove proviene la luce riflessa che illumina così
generosamente la zona in ombra del LEM. Infatti nelle 6
missioni lunari Apollo non c’era mai alcun oggetto
voluminoso in vicinanza del LEM che potesse riflettere e giustificare così
tanta luce. In sostanza, pur concedendo anche 2 o 3 stop di
sovraesposizione per il controluce, non si otterrebbero mai la luminosità, il
contrasto e soprattutto quei forti riflessi nella zona rivestita di alluminio.
Qualcuno ha provato a giustificare questo controluce impossibile
asserendo che si tratti del riflesso della luce sul terreno stesso ma
tale ipotesi non è nemmeno da prendere in considerazione. In primo luogo
perché la luce radente rimbalza lontano dal LEM e verso di noi e poi
soprattutto perché il terreno retrostante è in ombra. Invece, guarda caso,
quell’effetto visibile nelle fotografie si può facilmente ottenere proprio con
dei semplici pannelli riflettenti dorati comunemente utilizzati nei servizi
fotografici di moda e nel cinema.
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