Negli Archivi Nazionali di Washington, D.C. c'è una copia del seguente comunicato stampa, datato 18 luglio 1969, preparato per il presidente Nixon, che avrebbe dovuto leggerlo in diretta TV nel caso in cui gli astronauti della missione Apollo 11 fossero rimasti bloccati sulla Luna:
«Il destino ha voluto che gli uomini che sono andati sulla Luna per
esplorarla in pace, rimarranno sulla Luna per riposare in pace. Questi uomini
impavidi, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sanno che non c'è speranza per il
loro recupero. Ma sanno che c'è speranza per l'umanità nel loro sacrificio.Questi
due uomini stanno donando le loro vite per l'obiettivo più nobile dell'umanità:
la ricerca della verità e della conoscenza. Si addoloreranno le loro famiglie
ed i loro amici; si addolorerà la loro nazione; si addolorerà tutta la gente
del mondo; si addolorerà la Madre Terra per avere mandato due dei suoi figli
verso l'ignoto. Nella loro esplorazione, hanno unito le popolazioni del mondo
come se fosse una; nel loro sacrificio, hanno legato ancora più strettamente la
fratellanza tra gli uomini. Nei giorni antichi, gli uomini hanno guardato le
stelle ed hanno visto i loro eroi nelle costellazioni. Oggi, noi facciamo lo
stesso, ma i nostri eroi sono uomini in carne e ossa. Altri seguiranno e
certamente troveranno la loro via di casa. La ricerca dell'Uomo non verrà
negata. Ma questi uomini erano i primi, e i primi resteranno nei nostri cuori. Ogni
uomo che guarderà la Luna nella notte, saprà che c'è da qualche parte un
piccolo angolo che sarà per sempre l’umanità.» Quest’ultimo pezzo del
comunicato è tratto da una poesia del poeta inglese Rupert Brooke chiamata The
soldier (Il soldato): "If i should die, think only this of me: That there's some corner of a foreign field That is forever England." (Se muoio, pensate solo questo di me: che c'è un
angolo in un campo straniero che è per sempre Inghilterra). In sostanza anche questa"chicca" è l’ennesima dimostrazione di
quanto già detto al riguardo della tendenza ad esagerare in maniera
Hollywoodiana ogni aspetto della sceneggiatura sugli sbarchi lunari. Questa
notizia è stata diffusa proprio per far
credere che avessero previsto tutto, anche
l’esito peggiore con la morte degli eroici astronauti ed il fallimento
della missione. Se dunque avevano previsto che la missione Apollo 11 potesse
fallire significava dunque che la missione stessa era per forza reale. In
verità per la Nasa risultava molto
facile far leva sul livello di creduloneria popolare alimentato dal dilagante
patriottismo e dal monopolio delle notizie diffuse ad arte dalla televisione. Chi mai avrebbe potuto
mettere in dubbio che quelle immagini fossero false e registrate negli studi
cinematografici dell’Area51?
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