sabato 26 marzo 2016

TRUCCHETTI DA ILLUSIONISTA


Ed ecco a voi l’esperimento scientifico del secolo, quello che avrebbe dovuto fugare ogni residuo dubbio  riguardo l’effettiva autenticità degli sbarchi sulla Luna dopo che qualcuno aveva cominciato a sollevare qualche dubbio in proposito. Nell’immagine che sarebbe stata scattata sulla Luna il 26 luglio 1971 si vede il momento preciso in cui l’astronauta americano David Scott  della missione Apollo 15 si accinge a rilasciare nel vuoto due oggetti di massa diversa così da poter dimostrare di fronte al mondo intero che per l’assenza dell’aria  essi cadono alla stessa velocità e nello stesso preciso istante indipendentemente dal loro peso. I due oggetti erano una piuma di falco ed un martello di acciaio. Nulla è stato lasciato al caso e con dovizia di particolari la Nasa ci ha spiegato che la piuma apparteneva al falco Baggin, cioè la mascotte ufficiale dell’aviazione Usa.  Un trucco semplice e sicuramente ad effetto per convincere la massa di persone che osservavano la scena davanti ai televisori di tutto il mondo. La gente non aveva più dubbi e tutto sembrava risolto. Peccato che nel 2005 il fotografo David Percy, autore del film documentario What Happened On the Moon ha spiegato come già nel 1998, nella celebre miniserie TV From the Earth to the Moon, sia stato riprodotto l’esperimento della caduta di un martello e di una finta piuma in metallo. Ovviamente sono caduti nello stesso istante, esattamente come nelle immagini dell’Apollo 15. Un trucco semplice ed efficace, soprattutto quando la gente è disposta a credere molto più volentieri a ciò che desidera credere. Se la Nasa avesse voluto davvero dimostrare l’autenticità degli sbarchi doveva semplicemente fare qualche fotografia delle stelle in assenza di atmosfera. Ma trattandosi di una missione ricreata negli hangar sulla Terra per la Nasa sarebbe stato impossibile  mappare con precisione  la posizione di tutte le stelle in modo da poter ricreare  lo spazio correttamente  e quindi per non incorrere in errori grossolani decisero di non riprenderle. Per giustificare  l’assenza di  fotografie delle stelle  tutti gli astronauti che erano sbarcati sulla Luna hanno descritto sempre la volta celeste come fosse un cielo di un nero assoluto e senza stelle, in totale contraddizione con quanto riferito da tutti gli astronauti delle missioni precedenti e successive a quelle dell’Apollo. Strano vero?



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