La fase di ripartenza
dell’Apollo 11 dal suolo lunare doveva
avvenire con assoluta precisione ed era necessario calcolare e affrontare diverse variabili
particolarmente complesse. Bisognava dunque poter stabilire esattamente il
tempo della partenza (calcolata come?) la spinta (contro una gravità teoricamente
desunta dalle leggi di Newton ma mai verificata strumentalmente) di un
ulteriore motore che doveva essere contenuto dentro una sola parte del LEM ,
e quindi con dei comandi diversi che per l’allunaggio con l’intero LEM. Calcolare
poi la forza di spinta con una quantità di carburante contenuta dentro il LEM
superiore sufficiente ad accelerare fino
alla velocità di almeno 6.000 km/h per allinearsi con il Modulo di comando in
rotazione orbitale, far coincidere un "rendezvous" con
la tecnologia arcaica di allora e con guida manuale (utilizzando addirittura metodi tradizionali
come il binocolo ed il sestante!), e poi
far coincidere un aggancio (che doveva risultare perfettamente integro dopo la prima operazione di aggancio), con la
capsula/madre (con operazioni rigorosamente manuali) e quindi dopo aver
compiuto un aggancio perfettamente ermetico, togliendo la sonda di aggancio
esterna dall’interno (nel punto in cui avrebbe dovuto esserci un passaggio che
però non si sa dove possa essere considerato che quello spazio doveva essere
occupato dai paracadute per l’ammaraggio)
e quindi riaprire i due portelli per ripassare nel Modulo di Comando con tutti i
sacchetti pieni di 22 kg. di rocce raccolte. Di tutta questa frenetica e inverosimile
attività le uniche riprese video sono solo quelle dell’Apollo 13 e dell’Apollo
9 che però non possono essere
certificate poiché quelle dell’apertura sono a colori e sono intervallate da
altre più realistiche in bianco e nero. Qualcuno legittimamente aveva sollevato
più di qualche dubbio ma La NASA si trincea mostrando una foto presente
nell’archivio dell’Apollo 11 in cui si vede il presunto passaggio. Peccato però che tale
immagine non può confermarne l’autenticità poiché è simile a quella presente
nel filmato dell'Apollo 13 ed inoltre nella foto
non si vedono portelli, agganci e tenute. L’unica apertura visibile appare in
un video dell’Apollo 9, ma è solo presunta, poiché questo filmato è completamente pieno di
“modellini”, mentre delle vere immagini in bianco e nero sono solo in time
7,15÷7,27 (dove però stranamente non si nota nemmeno la mancanza di
gravità mentre le uniche immagini della presunta apertura sono a colori e
sicuramente inserite a posteriori (time 5,25÷6.00). E' interessante osservare nel dettaglio solo le estremità del modulo di comando e del LEM dapprima nei disegni di progetto e poi anche in quelli dove nella realtà sparisce per capire se ci fossero degli agganci e se una tale operazione sia mai stata compiuta. In realtà la parte superiore del modulo di
comando era idonea solo a contenere gli alloggiamenti dei paracadute e l’uscita
di salvataggio durante la fase iniziale del lancio. Questo sì era possibile e sono in molti a pensare che gli astronauti abbiano utilizzato questa via di fuga prima del lancio e che le immagini dallo spazio siano state registrate in precedenza.
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