venerdì 2 settembre 2016

LA FIABA DEI ROVER SULLA LUNA

Il rover fa la sua prima comparsa con la missione Apollo 15








Il LEM non ha mai cambiato la sua essenzialità costruttiva, nonostante con gli Apollo 15/16/17 dovesse contenere anche il Rover. Ma come poteva contenerlo (circa m. 3,20 di lunghezza per 1,80 m. di larghezza) se nella parte bassa esso conteneva le attrezzature per la sopravvivenza nel LEM e il motore per l’atterraggio? Dove stava lo spazio per il contenimento del Rover? La soluzione ingegnosa adottata dalla Nasa fu di ripiegarlo o perlomeno  questo è ciò che sembra nella foto in cui si vedono quattro grandi ruote ripiegate e molto vicine attaccate ad un piccolo supporto. C’è perfino un video che dimostra come un bel Rover diverso da quello progettuale, molto più leggero, con le ruote trasparenti ed un telaio ridotto all’essenziale per sostenere la consolle per il comando dei quattro motorini elettrici per le ruote e lo sterzo, ecc. [ http://www.youtube.com/watch?v=ObEjEEfnBj8 ]. 




Tuttavia, fino in time 0,36 c’è l’apertura lenta del portello/Rover, manca però proprio il ribaltamento delle ruote anteriori e la parte finale della completa ricostruzione manuale. La stranezza sono i gesti non naturali degli astronauti. Quella corda che uno di loro ‘tira’ in time 0.30­÷038 è una simulazione! Osservatela bene, poiché egli simula solo ciò che sarà fatto vedere nel filmato sulla Luna. La corda non si allunga, e dovrebbe essere rilasciata e non tirata. Nel video sulla supposta Luna per la sua estrazione dal LeM, l’unico in rete trovato è quello dell’Apollo 15 [http://www.youtube.com/watch?v=-ShauSWcTC4] 







si vede lo stesso processo, il Rover però si costruisce da sé, come se nella fase progettuale avessero inserito delle enormi molle per farlo auto distendersi. In time 0,52 c’è uno strano bagliore – un lampo – che si nota al di sopra e dietro il LeM dovuto allo scoppio della carica che era servita per lo sganciamento dei legacci delle molle; i due armeggiano per molto tempo sul telaio, e almeno il secondo astronauta . senza fare effettivamente nulla, sebbene parlino molto (sarebbe interessante capire cosa si dicono), e alla fine lo spostano come se fosse molto leggero. Infatti, mancano i sedili e le batterie sotto il gruppo di ricetrasmissione, l'antenna e la telecamera, e l’apparecchiatura per la trasmissione dei dati/video con la sua batteria autonoma, a tal punto che tutto il piccolo telaio sembra proprio diverso. Ma era davvero lo stesso telaio? Se la scena fu girata sulla Terra, è chiaro che il Rover in questa scena doveva essere molto più leggero di quello reale che compare dopo, per simularne la leggerezza. E come hanno montato i successivi elementi con quei guantoni? E le batterie (sotto i sedili), possibile che avessero un autonomia così lunga e tale da fargli fare così tanti km? Nel video per la riparazione del parafango  (36 minuti di lavoro- Apollo 17 riparato) Si nota proprio la difficoltà per operare, che si poteva tradurre solo in un appoggiare, ma non fissare/montare. Potevano tali batterie avere un’autonomia sufficiente a restare in funzione  per giorni, anche oltre la loro partenza? Nelle varie escursioni, con il terreno così accidentato, e andando a velocità non trascurabili, non hanno mai bucato le ruote con i copertoni trasparenti come se fossero di plastica? C’è una sequenza di foto del Rover dell’Apollo 17 (https://www.youtube.com/watch?v=EwZW4nkz51A)




con la Hasselblad 70 mm. (da time 2.00 per l’Apollo 16), in cui tale Rover è enorme, mentre da time 5.32 sembra molto più piccolo, rimpicciolito senza gli equipaggiamenti, come si può chiaramente vedere nelle foto seguenti.











                                            Il romanzo è disponibile in formato digitale su:

Il romanzo è disponibile in formato cartaceo su




Nessun commento:

Posta un commento