martedì 6 settembre 2016

LO SPONSOR DELLA NASA


Nell’immagine si possono vedere  le impronte del Rover e del LEM della missione Apollo 17 sulla superficie lunare così come immortalate nel 2009  della sonda Lunar Reconnaisance  Orbiter (LRO). Per la NASA questa risulterebbe la prova inconfutabile dell’autenticità dello sbarco del 1969 ma in realtà questo è solo l'ennesimo tentativo di manipolare le informazioni e la verità dei fatti. Per convincersene, basterebbe produrre dei segni con un automobile su di una superficie sabbiosa sulla Terra, e osservare i segni stessi quando ci si allontana su di un qualunque aereo anche a solo 1 km di  altezza. Si tenga infatti presente che la sonda LRO ha scattato le immagini da una distanza di 21 km di altezza ed il fatto che la NASA  voglia farci credere che gli impercettibili solchi del rover (che sprofondano nella sabbia per meno di un centimetro) possano essere individuati  da oltre 21.000 metri di distanza è un’offesa all’intelligenza umana perchè in realtà quelle impronte non sarebbero visibili nemmeno a 100 metri di distanza ( vedi foto del rover più sotto).  Ma a pensarci bene  sono  sempre  immagini che vengono fornite  dalla NASA, cioè proprio dallo stesso Ente che è sospettato di aver falsificato tutti gli sbarchi sulla Luna! Per l’America non sarebbe certo la prima volta visto che la guerra contro Saddam è stata autorizzata dall’ONU proprio sulla base di immagini satellitari manipolate per certificare  la presenza di armi di distruzione di massa che in realtà non esistevano. Ormai Photoshop può essere considerato lo sponsor principale della NASA. 





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